Regia di Robert Bresson vedi scheda film
Tratto da Diderot, con dialoghi di Cocteau e diretto da Bresson, questo Les dames du bois de Boulogne si presenta mascherato da melodramma, ma porta già con sè la futura poetica del regista, anche se non del tutto epurata da "sovrastrutture". La musica pervade tutta l'opera come molti film dell'epoca. La laconicità non è ancora una caratteristica dei personaggi e gli attori sono ancora "liberi" di esprimersi; il "cinema per sottrazione", tipico del futuro Bresson, risente ancora degli echi melodrammatici. Il melodramma, però, viene depurato da ogni connotazione romanzesca e in più di un'occasione quello stile privo di sovrastrutture è più che percepibile (vedasi il primo incontro tra Agnès e la madre di questa con Helene e il suo ex amante Jean). Anche qui, poi, in Perfidia l'attenzione ruota intorno ad una persona (Agnès) di umili origini, ai margini della società (benestante); questa è vittima dei sotterfugi delle cosiddette persone perbene, ma mantiene una dignità umana che altri non posseggono. Un'opera da recuperare e per fortuna rivalutata!
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