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L'ombra di Caravaggio

Regia di Michele Placido vedi scheda film

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La recensione su L'ombra di Caravaggio

di giulmar
7 stelle

un film molto cupo, girato nell'ombra e nella penombra, per lo più al lume di candela, che ci mostra secondo me ciò che realmente l'immenso pittore sia stato in vita.

Aspettavo da tanto un film così su Caravaggio.. ed è arrivato per fortuna, grazie al grande lavoro

di analisi e studio biografico, fatto dal gruppo di produzione, di questo grandissimo

personaggio italiano. Ora, non credo proprio di potermi addentrare in giudizi e

valutazioni sulcome, in questo film, sia stato rappresentato un Artista così misterioso e unico, e cosìammirato nel mondo, in che misura le vicende mostrate corrispondano alla biografia reale, quanto sia corretto o sia errato ciò che qui viene mostrato, ma comunque bisogna apprezzare la volontà degli sceneggiatori e del regista di tentare di entrare nell’animo di Caravaggio, indagare nel suo io più profondo, la sua inquietudine e le sue stravaganze, e in effetti il loro intento raggiunge lo scopo, imprimendo nella mente dello spettatore la figura di Caravaggio in maniera così solida che all'uscita della sala non ci si chiede tanto come sia stato il film ma piuttosto chi sia stato davvero Caravaggio.

Riccardo Scamarcio

L'ombra di Caravaggio (2021): Riccardo Scamarcio

Trattando la storia di Caravaggio non poteva non essere un film molto cupo, girato nell'ombra e

nella penombra, per lo più al lume di candela, che ci mostra secondo me ciò che realmente

l'immenso pittore sia stato in vita. Direi un grandissimo lavoro di sceneggiatura anche se la regia poteva essere migliorata in alcuni punti che mi sono sembrati un tantino eccessivamente teatrali, per esempio il cardinale Del Monte (Placido) con i lustrini sugli occhi forse si poteva evitare, mah non saprei, questo potrebbe essere anche un pregio forse, ma personalmente un po' di delusione c'è.

Scamarcio non mi ha entusiasmato, dico la verità, troppa enfasi nella sua interpretazione, ci mostra un personaggio sovrabbondante, per gli altri attori niente di particolare da segnalare, la Ramazzotti niente di che, ripete la sua espressione, interpretazione, come fain tutti i film in cui compare, qui rappresenta la “puttana” incredula e soddisfatta, nella sua ingenuità, di avere tuttele grandi personalità della chiesa ai suoi piedi, ovvero ai piedi dei quadri dove lei era stata dipinta come la Madonna, stupendosi di questo e non immaginando la grande rivoluzione di cui era protagonista, la Huppert, sicuramente la migliore, di una raffinata eleganza, regale direi, con il suo sguardo radioso e sognatore molto coinvolgente.

Isabelle Huppert

L'ombra di Caravaggio (2021): Isabelle Huppert

La trama ci racconta di un indagine eseguita dalla chiesa per capire se poter salvare o giustiziare Caravaggio macchiatosi di vari crimini e un delitto. Quest’indagine viene svolta “dall’ombra”, in pratica uno 007 dell’epoca il quale nutre una totale ammirazione per l’Artista ma aspra condanna per l’uomo.

Così, viene raccontata la vita di quest’uomo, che sconvolgerà il mondo ecclesiastico scontrandosi contro ciò che era stata fino ad allora la morale cattolica e i dogmi della chiesa e aprendo la nuova concezione che vedeva come protagonista il dolore dell’umanità.

Un uomo tormentato, Caravaggio, con un grande desiderio di raffigurare il vero, contrariamente all'ovvio che si rappresentava normalmente nelle opere religiose di allora, e per questo fu accusato di stupire e quindi corrompere il popolo col pretesto del vero. Viveva il suo tempo immergendosi in pieno nelle passioni del popolo, infatti vediamo Caravaggio che non si limita a vedere ma vuole “sentire” il vero dentro di se, ardeva nel voler capire la vita, il creato, ma non con la semplice osservazione ma attraversandola dall’interno, di cosa siamo fatti, cosa ha voluto davvero Dio nella creazione, cerca il dolore ma anche il piacere , un po' angelo ma anche demonio, il talento unito alla perversione, una vita dissoluta ma vicina a Dio ( sarà possibile?) questo è l’interrogativo che rimane su Caravaggio ed egli lo afferma con tutta la sua arte.Questo è l’uomo, l’uomo che esiste, Dio è niente senza l'uomo e l'uomo è niente senza Dio.... (frase citata nel film da Giordano Bruno, ( magistralmente interpretato da Gianfranco Gallo) che continua con un maestoso monologo prima di esserecondotto al rogo per eresia.

Un film che racconta in maniera seria ma non eccellente chi fu Michelangelo Merisi che visse come egli stesso dice : ...vidi una vita piena di furori, dolori amori, mi hanno ordinato di pentirmi ma non so di che pentirmi: amor vincit omnia”

 

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