Regia di Hanna Bergholm vedi scheda film
Inguardabile esordio nel lungometraggio da parte della regista finlandese Hanna Bergholm. Un flop clamoroso al botteghino.
Un'ambiziosa madre (Sophia Heikkilä), poco fedele al marito ma attenta a dare un ritratto idilliaco della famiglia occupandosi di un vlog narcisista, si applica malamente all'educazione della figlia Tinja (Siiri Solalinna) e del più piccolo Matias (Oiva Ollila). Un giorno Tinja porta a casa, dopo averlo trovato in un bosco, un uovo che decide di covare. Ne esce una creatura mutaforma, che entra in empatia con la bambina, diventando pericolosa per chiunque tenti di ostacolare Tinja.
"Gli adulti, a volte, hanno dei contatti speciali..."
(Sophia Heikkilä tenta di superare l'impasse di fronte alla figlia, quando viene sorpresa mentre bacia l'amante)
Imbarazzante. L'opera prima della regista finlandese Hanna Bergholm è di un pressapochismo indescrivibile, sicuramente per via di una sceneggiatura (da una storia della stessa regista, scritta da Ilja Rautsi) priva di approfondimenti psicologici, incapace di rappresentare anche un solo momento di verosimiglianza tra le immagini sullo schermo e la vita reale. Il reparto tecnico ha fatto miracoli, soprattutto nel tentativo di rendere credibile la creatura (in principio una caricatura, in stile ET, involontariamente ridicola) o nel valorizzare le riprese con una buona fotografia. Il resto è un apologo malriuscito, frainteso dalla critica favorevole che, con spiegazioni cervellotiche, ci ha intravisto non si sa bene quali metafore o significati profondi. Mentre, più semplicemente e senza fare voli pindarici nell'inutile tentativo di renderlo attraente, The Hatching è un brutto film, con dialoghi mediocri e interpretazioni scadenti. Merita un plauso, in via eccezionale, la sola Siiri Solalinna, unica intrepida e convinta giovanissima attrice, al suo debutto, lanciata allo sbaraglio sul set in duplice ruolo (interpreta anche Allie, la creatura, allo stato di mutazione avanzato) da una regista che dovrebbe, dato il risultato, cambiare mestiere. Incomprensibili i pareri entusiasti da parte di penne prestigiose e la sbilanciata serie di recensioni da 10/10 sull'imdb. Una delle poche voci sincere (Silicontourist), scrive:
"So che in natura ci sono alcune creature che possono imitare l'ambiente circostante (di solito è un modo di proteggersi) ma, passare da un uovo schiuso, a un uccello davvero brutto, ed evolversi entro una settimana a un Doppelgänger dall'aspetto umano è semplicemente, ridicolmente, stupido; l'evoluzione richiede migliaia, centinaia di migliaia e persino milioni di anni per avvenire."
Sul sito "Roger Ebert", lIsaac Feldberg definisce il film come una "commedia horror grottesca", ma The Hatching non fa mai ridere (se non involontariamente, per le assurde reazioni dei personaggi, tipo il padre di Tinja - Jani Volanen -, marito felicemente tradito o l'antipatica e caricaturale Sophia Heikkilä), tantomeno riesce a creare disgusto, paura o orrore. La tensione è del tutto assente, annichilita dall'assurdità della situazione. Raggiungere i titoli di coda, diventa quasi un'impresa. Benché in genere sopravvalutato e lodato per imperscrutabili meriti artistici, The Hatching è stato un sonoro flop commerciale: girato con la sostanziosa somma di 4.000.000 di dollari (altrove, qualcuno ha avuto il coraggio di definirlo "low budget") ad oggi ha superato di poco i 500.000 dollari d'incasso, considerando che ha fatto il giro del mondo a partire dal 4 marzo 2022.
P.S.: ma davvero al mondo esistono persone interessate a seguire vlog tipo quello gestito dalla simpatica madre, Sophia Heikkilä?
"La cultura attuale dell'«apparire», per come ci viene trasmessa, in particolare, attraverso la televisione, funziona da cassa di risonanza del narcisismo."
(Willy Pasini)
Trailer
F.P. 30/10/2022 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 90'38")
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