Regia di Paul Schrader vedi scheda film
Polpettone inguardabile, con attori dimessi, scenografie squallide, fotografia televisiva, trama inconsistente, pseudo impegno politico parecchio fuori tempo massimo.
Si fatica a guardare fino alla fine quest'opera, sperando in un colpo di scena, un guizzo, uno scatto... che, però, è sempre più drammaticamente chiaro che non arriverà mai a salvare lo spettatore.
Risalendo alle radici della storia: questa dovrebbe essere una denuncia delle violenze del governo USA verso i presunti terroristi? A parte che, più che altro, sembra una denuncia del personaggio di Willem Dafoe. Scherzi a parte, sicuramente 20 anni fa era una tematica scottante. Oggi... i governi occidentali al soldo della massoneria e di big pharma oscurano, censurano e stuprano la verità portando avanti psicofantapandemie, mentre le persone sono così inebetite da non saper nemmeno usare google per cercare "truffa suina 2010" e verificare che tutto quello che sta accadendo l'avevano già messo in scena (ma con meno preparazione e quindi senza arrivare al successo) appena 10 anni prima. Ecco, in tutto questo Schroeder ci vuole rappresentare l'acuto dramma delle ingiuste detenzioni di qualche decina di persone da parte di un governo USA di 20 anni fa (che poi uno vale l'altro e la massoneria controlla tutti). O, nobile, nobile cineasta impegnato politicamente! Però utile quanto una sigaretta per un non fumatore.
Accantonando le premesse dell'opera, e della sua (inutile, già vista, ridondante, storicamente superata) morale, concentriamoci quindi sulle caratteristiche tecniche.
Il protagonista, lo stesso degli obbrobriosi sequel di "Star Wars", è inespressivo e privo di interesse. La sua "donna" è un cesso a pedali che rappresenta perfettamente un certo stereotipo femminile americano contemporaneo, e la cui presenza sullo schermo è francamente fastidiosa. La trama è talmente esile e tirata per i capelli da risultare patetica e imbarazzante. La fotografia dà la sensazione di guardare un programma televisivo anzichè un film.
Vista la bruttezza, uno spererebbe almeno nella brevità... e, invece, ti tocca sprecare ben 2 ore della tua vita, per arrivare fino in fondo. E, lì, chiederti: "Chi me l'ha fatta fare?".
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