Regia di Paul Schrader vedi scheda film
Del tutto comprensibile l'alterazione del titolo originale: "Il Contatore Di Carte" suonerebbe molto male in italiano, però "Il Giocatore Di Carte" forse sarebbe stato preferibile, se non altro perché in questo film di collezionismo non c'è ombra alcuna, e la soluzione adottata è quindi fuorviante. La narrazione ha un ritmo moderato ma sicuro, non si può parlare di lentezza, ma di incedere deciso, la pellicola ha un respiro classico, non ci sono cadute di stile, la visione è asciutta e senza fronzoli, non c'è compiacimento né spettacolarizzazione, le scene che in altri film sarebbero state sviscerate e sbattute in faccia allo spettatore qui sono discrete e sottintese, e le facili soddisfazioni per lo spettatore, come la sconfitta dell'odioso U.S.A., vengono negate. Misurata e solida l'interpretazione dei pochi attori, soddisfacente anche tutto il resto, regia, fotografia, montaggio, sceneggiatura, il film si candida sicuramente tra i migliori usciti nell'anno in corso.
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