Regia di Paul Schrader vedi scheda film
A dirigere Il collezionista di carte è Paul Schrader. Sceneggiatore e regista, Schrader è nato il 22 luglio 1946 in Michigan, in una famiglia olandese calvinista. Ha compiuto i suoi studi al Calvin College e all'UCLA Film School, lavorando come critico cinematografico (il suo testo più celebre è Il trascendente nel cinema, pubblicato per la prima volta nel 1972). In seguito ha frequentato la classe inaugurale all'AFI. Come sceneggiatore ha scritto – tra gli altri – quattro film di Martin Scorsese, a cominciare da Taxi Driver. Nel 1978 e ha esordito come regista con Tuta blu, tratto da una sceneggiatura scritta insieme al fratello. Nello stesso anno ha diretto Hardcore, cui fanno seguito - tra gli altri film - American Gigolò, Il bacio della pantera, Mishima e Affliction. Nel 2019 ha ottenuto la nomination all'Oscar per la miglior sceneggiatura con il suo film First Reformed - La creazione a rischio.
Protagonista di Il collezionista di carte nei panni di William Tell è Oscar Isaac, noto per A proposito di Davis e Star Wars - Il risveglio della Forza. Come molti dei personaggi di Schrader, William Tell si rivela nel tempo, offrendo nuove sfaccettature, difetti e lati nascosti man mano che la storia procede. William fa quel tanto che gli basta per cavarsela professionalmente, giocando a carte di giorno e trascorrendo le notti in anonime stanze di motel dove copre tutto di bianco per cancellare il presente e lasciar filtrare il passato. Da solo con i suoi pensieri, tiene un diario e rimugina sulle azioni passate e presenti. "Gli uomini hanno spesso difficoltà a esprimersi e in certi casi hanno fantasmi così grandi dentro di loro che non sanno davvero come aprire le porte del loro cuore e lasciarli andare via", ha dichiarato Isaac a proposito del personaggio. "William ha fatto qualcosa di così brutto che quasi non è possibile provare empatia nei suoi confronti".
Tiffany Haddish, nota per le commedie Il viaggio delle ragazze e Amiche in affari, presta il volto al personaggio di La Linda, colei che nel corso del film diventa l'interesse amoroso di William ma anche la sua stessa finanziatrice. Agente nel settore del gioco d'azzardo, La Linda ha come compito principale quello di arricchire la società per cui lavora. Sebbene William sia dapprima reticente a firmare con l'agenzia, lei lo convince paventandogli la partecipazione alla World Series of Poker.
A una conferenza sulla sicurezza e sulla veridicità degli interrogatori, tenuta dal veterano maggiore John Gordo, William incontra Cirk, un liceale il cui padre appena scomparso si collega con il passato di militare del giocatore in Iraq. Grazie alla conoscenza, Il collezionista di carte cambia rotta e si concentra sulla nascente amicizia tra i due. Improvvisamente a William viene data l'opportunità di impegnarsi nuovamente in maniera positiva e le sue qualità negative cominciano pian piano a svanire. Pianificando di far da mentore a Cirk, William intravede il modo giusto per riuscire finalmente a perdonarsi e a essere perdonato. Cirk ha le fattezze di Tye Sheridan, lanciato da The Tree of Life di Terrence Malick.
L'improbabile duo comincia a viaggiare di casinò in casinò. Mentre William lavora ai tavoli da gioco, le motivazioni di Cirk diventano sempre più chiare. Come William, suo padre ha commesso crimini orribili in Iraq ed è stato formato dal suo stesso sadico ufficiale militare. Cirk, ritenendolo responsabile del suicidio del padre, vorrebbe catturarlo, torturarlo e ucciderlo. E vuole chiedere a William di aiutarlo. L'uomo non è altri che Gordo, portato in scena da Willem Dafoe, diretto in passato da Schrader in diversi film (tra cui Lo spacciatore e Cane mangia cane).