Regia di Kurt Neumann vedi scheda film
Una donna uccide il marito e confessa immediatamente l'omicidio al fratello della vittima. La polizia interviene, ma la donna sembra avere una verità agghiacciante da raccontare, che va ben oltre le apparenze.
The fly, titolo originale; in Italia: L'esperimento del dottor K. E nel film non c'è nessun dottor K, al massimo un dottor D considerato che il protagonista si chiama André Delambre. Pare che il titolo italiano derivi dal fatto che la storia ricordava vagamente quella della Metamorfosi di Kafka: assurdo, ma non impossibile. La pellicola non ha comunque bisogno di essere gettata nel ridicolo dai distributori italiani, sa fare benissimo da sola: la sceneggiatura di James Clavell – da un romanzo di George Langelaan – è un capolavoro di tensione, brivido e trovate involontariamente demenziali; tutta la prima parte – prima del racconto in flashback, insomma – è costellata di nonsense puro, con un'omicida confessa che viene lasciata a piede libero, un interrogatorio nel quale non appena la donna sembra intenzionata a parlare, e finalmente, l'ispettore prende e se ne va, e tante altre chicche simili.Quando la storia prende vita, comunque, poco da dire: ogni dubbio precedente viene spazzato via, e soltanto nel finale emerge un'evidente falla logica, ma di dimensioni mostruose (perché durante la caccia in salotto la mosca non ha la testa e il braccio del dottor Dalambre/K?) – per tacere del povero Dandelo che miagola da una dimensione parallela e scompare dalla storia senza più di tante spiegazioni ulteriori. Al netto di pregi e difetti, una visione senz'altro gradevole anche grazie al poker di interpreti centrali: Vincent Price, David Hedison, Herbert Marshall e Patricia Owens, in ordine di efficacia; l'anno successivo verrà girato The return of the fly, ma gli italiani potranno vedere soltanto La vendetta del dottor K. 4,5/10.
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