Finch, un ingegnere robotico, è uno dei pochi sopravvissuti a un evento solare catastrofico che ha ridotto il mondo a una terra desolata. Vive in un bunker sotterraneo da dieci anni, dove ha costruito un universo tutto suo che condivide con il cane Goodyear. Malato terminale, con il passare del tempo crea un robot che possa prendersi cura dell'animale quando non potrà più farlo personalmente. Intraprendendo un pericoloso viaggio nel desolato West americano, Finch si sforzerà di mostrare al robot, chiamato Jeff, la gioia e lo stupore di cosa significhi essere vive e di insegnargli a diventare il più umano possibile. Allo stesso tempo, Goodyear dovrà imparare ad accettare e a fidarsi del suo nuovo padrone.
Hanks ripete stancamente se stesso stavolta nell'ennesima cornice post apocalittica. Valanghe di retorica buonista e di computer grafica in un film sostanzialmente inutile ma che avendo al centro la stella hollywoodiana non può passare inosservato. Sconsigliato ai diabetici per l'alto tasso di glucosio presente.
La Amblin di Spielberg, Tom Hanks e produttori come Zemeckis e Powell e immediatamente tornano gli anni ottanta.
Ma non sono gli ottanta nostalgici di odierne operazioni commerciali e di revival, anche riuscite, come la serie Stranger Things, o Ready Player One di Spielberg, solo per fare pochi esempi, ma qualcosa di più autentico.
Abituati come siamo a concentrare le energie di cui disponiamo per riuscire a soddisfare buona parte dei nostri desideri materiali, rischiamo di perdere di vista quelle che devono essere le priorità, di arrivare impreparati a quegli snodi che richiedono decisioni puntuali, inequivocabili e stringenti, come l’epoca che stiamo vivendo sta dimostrando impietosamente.
Per queste… leggi tutto
Il sole ci avrà sterminato in un prossimo, inquietante futuro, ove un intraprendente ingegnere robotico si trova a combattere la sua quotidiana lotta contro una sopravvivenza sul pianeta ormai sempre più ardua.
Temperature diurne oltre i sessanta gradi si alternano a rigidità notturne egualmente senza scampo per la vita.
L'uomo ha accettato la sua solitudine, ma quello… leggi tutto
Nonostante tutta la buona volontà di Tom Hanks, che regge da solo questo filmetto post apocalittico, non ce la faccio proprio a dare la sufficienza a questa pellicola (che ho visto stringendo i denti e andando avanti veloce per buona parte dell'ultima ora).
Tutto già visto, tutto scontato, tutto banale oltre misura, il co-protagonista androide non riesce neanche a creare quel… leggi tutto
Nonostante tutta la buona volontà di Tom Hanks, che regge da solo questo filmetto post apocalittico, non ce la faccio proprio a dare la sufficienza a questa pellicola (che ho visto stringendo i denti e andando avanti veloce per buona parte dell'ultima ora).
Tutto già visto, tutto scontato, tutto banale oltre misura, il co-protagonista androide non riesce neanche a creare quel…
In un mondo post-apocalittico, un uomo molto malato, costruisce un robot per poter badare al suo cane dopo la sua morte. Un film noioso, un robot che parla, cammina, guida un grosso veicolo e non ha mai bisogno di nessuna fonte di energia. Un grosso camion che continua il suo viaggio anche quando i pannelli fotovoltaici sul suo tetto vengono distrutti, passando sotto un ponte…
Il sole ci avrà sterminato in un prossimo, inquietante futuro, ove un intraprendente ingegnere robotico si trova a combattere la sua quotidiana lotta contro una sopravvivenza sul pianeta ormai sempre più ardua.
Temperature diurne oltre i sessanta gradi si alternano a rigidità notturne egualmente senza scampo per la vita.
L'uomo ha accettato la sua solitudine, ma quello…
Autentico come questo Finch del regista britannico Miguel Sapochnik e scritto anche dallo stesso Powell (I Duellanti, Alien, Blade Runner ecc).
La storia è molto semplice e già vista, già vissuta e già più che assimilata dalla cinematografia distopica e post apocalittica (o post nucleare).
È quella di un sopravvissuto a…
Abituati come siamo a concentrare le energie di cui disponiamo per riuscire a soddisfare buona parte dei nostri desideri materiali, rischiamo di perdere di vista quelle che devono essere le priorità, di arrivare impreparati a quegli snodi che richiedono decisioni puntuali, inequivocabili e stringenti, come l’epoca che stiamo vivendo sta dimostrando impietosamente.
Per queste…
L’ultima fatica di Tom Hanks ci riporta a tante sue prove da solista. Qui progetta un androide che, animato in capture motion, pian piano ruba scena ed emozione. “E’ la memoria e l’esperienza che rendono l’uomo diverso da una macchina”. La memoria emotiva, sottolinea Tom, quella che va oltre il numero di viti e cavi che sostengono un ponte, quella che…
Questa l’offerta dei principali titoli nuovi proposti in streaming dalle varie piattaforme.
I NUOVI FILM IN STREAMING NETFLIX
La piattaforma comincia il mese di novembre puntando su diversi titoli che…
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Commenti (8) vedi tutti
Strappa lacrime
commento di mao56Niente di nuovo... sotto il sole per l'appunto. Una variate degli ultimi uomini sulla terra e robot umani. Simpatico, ma nulla più. 5
commento di BradyFatica a stuzzicare ed emozionare. Il robot chiacchierone, poco antropomorfo e inespressivo di certo non aiuta.
commento di moviemanHanks ripete stancamente se stesso stavolta nell'ennesima cornice post apocalittica. Valanghe di retorica buonista e di computer grafica in un film sostanzialmente inutile ma che avendo al centro la stella hollywoodiana non può passare inosservato. Sconsigliato ai diabetici per l'alto tasso di glucosio presente.
commento di bombo1Niente di particolarmente interessante. voto 5
leggi la recensione completa di filmistaLa Amblin di Spielberg, Tom Hanks e produttori come Zemeckis e Powell e immediatamente tornano gli anni ottanta. Ma non sono gli ottanta nostalgici di odierne operazioni commerciali e di revival, anche riuscite, come la serie Stranger Things, o Ready Player One di Spielberg, solo per fare pochi esempi, ma qualcosa di più autentico.
leggi la recensione completa di Barone CefaluInutile.
commento di Winnie dei poohCommovente.
commento di interista75