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Il cowboy con il velo da sposa

Regia di David Swift vedi scheda film

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La recensione su Il cowboy con il velo da sposa

di (spopola) 1726792
6 stelle

Il classico film formato famiglia della scuderia Disney (quelli di una volta, che fanno tanto nostalgia, visto che siamo agli inizi degli anni '60). Dobbiamo prenderlo per quello che è con tutti i paradossi zuccherosi che ne conseguono (ma in quegli anni le cose funzionavano, eccome!) Una trama assurda (paradossale) che parla di due genelle omozigote separate dalla nascita a seguito del divorzio dei genitori (una con il padre, l'altra con la madre , tanto per non fare torto a nessuno). E in tutti quegli anni mai un contatto, o che ne so? un lettera o una telefonata finchè... già, perchè come sempre in questi casi, è proprio il destino che ci mette lo zampino... e allora... in un campeggio estivo ecco che le due "sconosciute" gemelle si ritrovano, si riconoscono (come potrebbe non accadere, visto.. che sono identiche come due gocce d'acqua?) e complottano un tiro mancino ai danni dei loro genitori, semplicemente "scambiandosi di posto", con l'obiettivo di sconbinare le carte in tavola mettere in crisi i progetti di papà e mamma in relazione al loro "futuro divergente" e ricreare le basi affinchè la famiglia (finalmente) si ricomponga. E le loro trame - ovviamente - approderanno al successo (c'erà da dubitarne)? fra malintesi e "piccoli corti circuiti" un pò demenziali. Investimenti produttivi scadenti, ma successo strepitoso, con un remake fuori tempo massimo (i 35 anni che li separano non sono certo passati invano), molte imitazioni e una serie televisiva al seguito. Un film Disney insomma che tratta il tema del divorzio in modo zuccheroso e che potrebbe persino - paradossalmente - con il suo buonismo accomodante di fondo, aver sconvolto una intera generazione di ragazzine bolliciose facendo loro credere (o immaginare) che bastasse un pò di gazzarra adolescenziale per ottenere il "miracolo" della riappacificazione di due genitori in lotta, così da conludere la storia (come nel film) in qualità di damigelle d'onore vestite di rosa confetto, al suono di una nuova e (si spera) definitiva marcia nunziale. Odiosamente petulante come al solito, Hayley Mills e sutuazioni comiche a buon ercato con piscine e sedie rovesciate. Godibili invece i titoli di testa con una briosa canzoncina pop "solfeggiata" da Annette Funicello (allora in auge) e Tommy Sand, e una divertente sequenza animata. Gli altri "decorativi" interpreti senza infamia e senza lode, ma professionalmente ineccepibili? Maureen O'Hara, splendente come sempre e Brian Keith. Ah, dimenticavo! ma anche se sembrerebbe impossibile, dietro il tutto c'è persino un romanzo: "Das doppelte Lottchen" di Erich Kastner.

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