Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Due giovani amici romani, senza occupazione fissa né aspirazioni nella vita, si mettono in testa di voler partire per la legione straniera.
Per quanto l’ambientazione non sia espressamente pasoliniana (Trastevere era all’epoca un quartiere popolare, ma non di periferia, non di ‘miserabili’ come le borgate ritratte dal futuro regista di Accattone e Mamma Roma), l’ispirazione dichiarata di questo Ragazzi di Trastevere venne a Umberto Lenzi – sceneggiatore e regista – leggendo il romanzo d’esordio di Pier Paolo Pasolini, ovvero Ragazzi di vita (uscito nel 1955). In effetti l’atmosfera (scanzonata, priva di reale tensione) forse non coincide più di tanto con quella delle prime pellicole che Pasolini dirigerà, ispirandosi a sua volta alle sue stesse pagine, ma i personaggi hanno sicuramente molto in comune con quelli pasoliniani; Umberto Lenzi nel 1956 aveva appena 25 anni e questo cortometraggio di venti minuti di durata era il suo saggio al CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia. Dialoghi veristi, quasi completamente in romanesco, e interpreti non professionisti. 6/10.
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