Regia di Fritz Lang vedi scheda film
Lang si dimostra maestro anche nell'uso del colore e del Cinemascope, da lui tanto odiati, e qui imposti dalla produzione, confezionando un avvincente film d'avventura solo apparentemente "minore": i personaggi conservano la stessa ambiguità dei suoi capolavori (a partire dal contrabbandiere gentiluomo Jeremiah Fox), il rapporto tra il ragazzino e il criminale è quasi toccante, e tutto il film è immerso in un atmosfera gotica e fiabesca indimenticabile.
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