Regia di Duccio Tessari vedi scheda film
Duccio Tessari con "Tony Arzenta" compie un "incursione" nel poliziesco,anche se di poliziesco puro non si potrebbe parlare dato che c'è l'innesto di stilemi da gangster/movie e polar francese.Quello denotabile in questo film è un ampia gamma di passaggi forti e spettacolari da vero film all'americana,"Tony Arzenta" è una pellicola compatta,rigida nella struttura e nello scritto,ma appassionante nella "simbiosi" tra il protagonista e i suoi nemici.Tony è un sicario su commissione di origine siciliana,il suo volersi ritirare ad una vita tranquilla per proteggere i suoi cari costera' caro dato che i suoi "padroni" gli ammazzano moglie e figlio per vendetta.
Tutto è l'inizio di una vicenda dura, al sapore forte di vendetta,resa dalla regia un suggestivo teatro di inseguimenti,sparatorie e omicidi a sangue freddo."Tony Arzenta" è puro cinema noir,un bell'impasto di elementi forti e cinici che non hanno nulla da invidiare a pellicole americane o francesi di genere.Tutto è sorretto in geniali idee da cinema "B/movie" di una volta, sottolineato alla grande in ogni passaggio scenico che coinvolge ed empatizza con l'animo da lupo solitario di Delon/Arzenta.
La caratterizzazione di Delon è molto convincente,il francese ha(veva) le phisique du role del criminale per professione,mai per convinzione.Un viso efebico di un esiliato del crimine che agisce spinto da un fuoco di vendetta.Ecco cosa rende "Tony Arzenta" un godibile "poliziottesco" dal tocco originale,una regia "artigianale" ma efficace negli spunti e in trovate che hanno fatto scuola,ma sopratutto nel viso d'angelo del protagonista che ci accompagna in una sua personale "discesa" verso il perdono o la redenzione,tutto è pero' un meccanismo ingannevole smascherato dal finale beffardo,di quelli che mai ti aspetteresti,lasciandoti con l'amaro in bocca per un personaggio per il quale è impossibile non "fare il tifo".....
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