Regia di Duccio Tessari vedi scheda film
Il killer professionista Tony Arzenta, il più apprezzato e considerato sulla piazza, decide di chiudere con l'ambiente, e ovviamente i suoi capoccia, non molto contenti del nuovo orientamento lavorativo del sicario, tenta di ucciderlo, e fa saltare in aria la sua auto: solo che dentro non c'è l'uomo, ma la moglie e il figlioletto. Schema consueto delle vendette per questo noir d'azione diretto da Duccio Tessari, tra i più attivi specialisti del cinema popolare italiano , eclettico nel realizzare western, gialli o action-movies: il protagonista , come ci si può aspettare, innesca allora una guerra senza quartiere al clan di cui faceva parte, con sanguinose conseguenze. Piuttosto violento soprattutto nelle scene di pestaggi ( dei quali fanno le spese soprattutto i personaggi femminili), il film è per più di metà proiezione uno dei titoli più interessanti del genere girati in Italia, con le sequenze d'azione costruite con sapienza e talento registico, senza niente da invidiare con le analoghe produzioni statunitensi del periodo. Il copione, e il film, annaspano verso il finale, con una conclusione "a schiaffo" non molto convincente, ed è un peccato, perchè la scena dell'omicidio del banchiere è ben concepita, e l'interpretazione di Delon ben calibrata, con uno stuolo di caratteristi di buon livello.
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