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Tony Arzenta

Regia di Duccio Tessari vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Tony Arzenta

di claudio1959
5 stelle

Tony Arzenta il polar all’italiana. Duccio Tessari sulle orme di Jean Pierre Melville.

Alain Delon

Tony Arzenta (1973): Alain Delon

Alain Delon

Tony Arzenta (1973): Alain Delon

locandina

Tony Arzenta (1973): locandina

Tony Arzenta è un incrocio di generi tra il polar francese di Jean Pierre Melville ed il poliziesco all’italiana, trattasi di coproduzione Italo - francese, distribuito da Titanus, visto oggi per la prima volta, in quanto vietato ai minori di 14 anni nel 1973, anno d’uscita. La storia del film e’ semplice e lineare Tony Arzenta(Alain Delon) decide di uscire dal giro, perché ha famiglia con moglie, la bellissima Nicoletta Machiavelli ed un figlio adolescente , si reca dal suo riferimento Nick Gusto(Richard Conte) ed in un colloquio privato gli esprime le sue intenzioni, questi riferisce alle varie gang collegate, che rifiutano, in quanto Tony Arzenta troppo pericoloso per loro, sa troppe cose , quindi organizzano di ucciderlo mettendogli esplosivo nella sua macchina, però per un tragico destino, sulla sua macchina entrano i familiari che muoiono. Tony Arzenta qui comincia la vendetta, sarà una mattanza, con molti morti, un continuo regolamento di conti. Il film è apprezzabile, pur nella sua rozzezza, non c’è scavo psicologico, ottime le scene d’azione girate con mestiere, i personaggi sono tagliati con l’accetta. Il film funziona sotto tutti i punti di vista, la trama e’ semplice e lineare , il film avvince e si distingue per la qualità superiore dagli altri film del periodo, Duccio Tessari gira un buon noir, interpretato magnificamente dal bravissimo Alain Delon, il finale del film sarà del tutto inaspettato e non lo rivelo, per non togliere gusto alla visione. Ci sono un paio di scene molto dure i due pestaggi alle donne dei malavitosi Erika Blanc la prostituta e Carla Gravina nel ruolo di Sandra che aiuterà il nostro a Copenaghen e lo seguirà in Sicilia, in casa dei genitori. Molto buono il montaggio di Mario Morra, che in seguito con Antonio Climati sarà autore di due documentari, molto crudi, ma di grande successo popolare “Ultime grida dalla Savana” e “Savana violenta”, che con “Le facce della morte”, formeranno un trittico importante in questo genere in voga in quegli anni, produce Luciano Martino un ottimo professionista nel lancio di questi film particolari, che hanno caratterizzato il cinema italiano negli anni settanta.

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