Regia di Barbara Bialowas, Tomasz Mandes vedi scheda film
La ''Sindrome di Stoccolma'' e' un particolare stato di dipendenza psicologica e/o affettiva che si puo' manifestare in alcuni casi di violenza non solo fisica, ma verbale o psicologica. Con tale ''pretesto'', la giovane regista polacca Barbara Bialowas avvalendosi della intensa e sensuale partecipazione di due nient' affatto sprovveduti interpreti nei ruoli di carnefice e vittima (l' italiano Michele Marrone e l' affascinante attrice e cantante polacca Anna-Maria Sieklucka) monta un appetitoso, eccitante ed erotico palcoscenico dove si scatenano gli appetiti, dapprima sopiti, poi generanti incontenibili sequenze di sesso e cunnilingui ripetuti e ripresi in primi piani. Il film, malgrado il testo ed il contenuto, non ci e' apparso comunque volgare, ma realizzato con professionale furbizia, senza scadere mai in eccessi fastidiosi o pornografici. Buono il commento musicale che accompagna con intrigante complicita' ed astuzia le scene più focose. Trama: Laura, insieme al compagno Martin e due amici, si reca in vacanza in Sicilia. Il giorno seguente, viene rapita dal capo di una famiglia mafiosa, l'affascinante Massimo Torricelli. Anni addietro, Massimo fu vittima di una spaventosa sparatoria in cui riusci' miracolosamente a salvarsi: agonizzante a terra, gli apparve una ragazza dalle sembianze di Laura e da quel giorno si promise di cercarla. Il destino fara' incontrare proprio in Sicilia i due, sicche' Massimo rapira' la ragazza dandole il tempo di 365 giorni per farla innamorare di lui e garantendole la piena liberta' nel caso in cui fallisse tale proposito.
Ma l' intento avra' successo ed i due, ormai perdutamente innamorati l' uno dell' altro, finiranno per perdersi nelle dure e feroci leggi della mafia sino al tragico epilogo.
Ispirato all' omonima trilogia bestseller di Blanka Lipinska, uscita nel 2018, il film e' stato da molti definito il nuovo ''50 sfumature di grigio'', e sta avendo un grande successo tra gli abbonati di Netflix, la nota piattaforma americana di ''films-on demand''.
Del resto, le numerose e prolungate scene di sesso in real-time, non potevano che trovare un facile veicolo di propaganda e corsa al telecomando. Cosi' va' il mondo.
Titolo: 365 giorni; produzione: Filmam (Polonia, 2020), distribuzione: Netflix. Genere: erotico-drammatico, durata: 114 minuti, con Michele Marrone, Anna-Maria Sieklucka, Bronislaw Wroclawski, Otar Saralidze, Magdalena Lamparska; regia di: Barbara Bialowas, Tomasz Mandes.
Giudizio: discreto; voto: 6/7. Classificazione: V. M. 18 anni.
Recensione di Mario Grippo, Milano, del 21 giugno 2020.
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