Regia di Aleem Khan vedi scheda film
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917:AFTER LOVE
È stata l’opera prima bomba della cinematografia inglese.
Vincitore di 6 Independent British Awards e in gara per i Bafta 2022, After Love è l’esordio del regista Aleem Khan. Un film dove c’è tanto di suo in quanto inglese di origine pakistana, in quanto la propria madre si convertì all’Islam per amore del padre e in quanto omosessuale musulmano tematica che ha un peso non irrilevante nello sviluppo della vicenda.
Protagonista della storia è Mary, donna inglese interamente devota la marito Ahmed al punto di convertirsi e chiamarsi Fahima. La morte improvvisa per malore dell’uomo la mette di fronte al suo dolore, al suo essere completamente sola nell’elaborazione del lutto. Passa tutto il tempo a riascoltare l’ultimo messaggio vocale che le ha inviato prima di arrivare in Inghilterra dalla Francia (l’uomo per lavoro faceva la spola tra Calais e Dover).
Poi un giorno, nel portafoglio del marito trova un documento relativo ad una certa Genevieve. E da quel momento tutte le solide certezze che tenevano in piedi il loro amore crollano.
Mary scopre letteralmente una doppia vita, legge e rilegge i messaggi del marito con la rivale in amore e rimane totalmente devastata rinchiudendosi in un mutismo rumorosissimo.
E così intraprende un viaggio per conoscere l’altra donna, ma anche l’altro uomo che ha amato e soprattutto per capire chi è diventata lei alla luce di questa scoperta.
Scambiata per la donna delle pulizie, Mary entra dentro l’intimità di questo nucleo familiare in pieno trasloco. Ancora non è a conoscenza dell’accaduto e considerano il silenzio comunicativo di Ahmed normale.
Mary rimane totalmente sconvolta da quello che vede. Genevieve è l’esatto opposto di lei.
Mary si è annullata per amore, Genevieve vive in maniera libertina il suo equilibrio con Ahmed.
Mary è devastata dalla perdita dell’unico figlio avuto da quell’amore, Genevieve vive la conflittualità col figlio adolescente che vuole vivere e conoscere di più il suo padre anglo-pakistano.
Mary si tocca e un po’ si vergogna del suo corpo corpulento molto inglese confrontandosi col fisico asciutto e l’accento sensuale della francese Genevieve.
E in questa storia di Segreti e Bugie si innesca la gara di bravura tra le due protagoniste Joanna Scanlan e Nathalie Richards.
La prima silente, paciosa e dai tempi dilatati; la seconda fragile, nervosa, sempre sul punto di scoppiare e crollare come le bianche scogliere di Dover.
E il regista racconta entrando negli spazi della casa che sia quella inglese che quella francese.
Perché in quelle due case Ahmed aveva costruito due vite diverse, mistificando e manipolando due realtà che sono rimaste veramente senza un punto di riferimento saldo.
Aleem Khan ci regala almeno 3 momenti di grande intensità emotiva che ci fanno intravedere le potenzialità di grande regista:
L’ultimo pasto nella casa vecchia dove tutto lo stress emotivo del momento trova sfogo, l’ascolto della cassetta del grande amore giovanile tra Mary e Ahmed come eredità dal lasciare al figlio Salomon per vivere al meglio il suo di amore e il bellissimo e rappacificante finale. Senza Parole solo sguardi.
Il vero punto d’inizio per cominciare DOPO L’AMORE che ti ha segnato la prima parte della tua vita.
Voto 8
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