Trama
Nella città costiera di Dover, nel sud dell'Inghilterra, Mary Hussain si ritrova vedova dopo la morte inaspettata del marito Ahmed. Il giorno dopo il funerale, scopre che l'uomo nascondeva un segreto a soli 34 km di distanza, dall'altra parte del canale della Manica, a Calais.
Curiosità
INTERVISTA AL REGISTA
Questa storia è nata dal mio desiderio di parlare della mia esperienza personale, in bilico tra due mondi e tra due pelli. Sono inglese e pakistano, il che significa che sono cresciuto tra due differenti culture. Inoltre, essendo musulmano e omosessuale, ho dovuto condurre due vite separate per molto tempo. Quando ero giovane, era difficile convivere con queste dicotomie e sentivo profondamente di non appartenere a niente e nessuno. A 19 anni, ho avuto una svolta. Ero al college e mi sentivo come se stessi in lite con me stesso. Alla fine, ho accettato la mia sessualità e abbandonato la religione con cui sono cresciuto e di cui ho seguito i precetti. Le domande che mi sono posto e la riconfigurazione della mia vita sono arrivate in corrispondenza della crisi di identità che in quel momento mia madre stava vivendo. After Love è una storia composta da diversi strati ma al centro c'è una donna che lotta per mettere insieme i pezzi della sua vita così come quelli della sua identità in frantumi. Cerca la verità, la comprensione e in ultima analisi una famiglia.
Quali elementi sono autobiografici?
La storia in sé non è autobiografica. Lo sono semmai i meccanismi interni dei personaggi, la loro ricerca di identità e l'esperienza del lutto, del dolore. Mary ricorda mia padre mentre Ahmed è vagamente ispirato alla figura di mio padre. Pensare alla relazione dei miei genitori è stato fondamentale per lo sviluppo della storia: si sono incontrati e innamorati a 14 anni a Walthamstow. Quando a vent'anni si sono sposati, mia madre si è convertita all'Islam e si sono stabiliti nella costa occidentale. Mia madre pian piano ha smesso di vestirsi all'occidentale per indossare la salwar kamiz, ha imparato a usare il curry in cucina e ha cominciare a parlare punjabi. After Love segue le vicende di una donna che, dopo aver appreso della morte del marito, è costretta a rimettere in discussione tutta la sua vita con lui, così come le sue stesse scelte, mentre sperimenta un immenso dolore. Non avevo però previsto che la perdita di un bambino all'inizio del loro matrimonio sarebbe diventato il punto centrale dell'arco di Mary e del mio. In avanzata fase di scrittura, mi sono infatti reso conto che l'incorporazione della morte del figlio di Mary parlava in realtà di me e ciò mi ha permesso di fare pace con la morte di mia sorella all'età di sei mesi. Ero piccolo e non mi ricordo molto di lei o di come il resto della famiglia ha gestito la perdita. È stato solo in fase di montaggio che mi sono reso conto dell'impatto che la circostanza ha avuto nella mia vita.
Com'è stato scrivere la sceneggiatura?
After Love è la mia prima sceneggiatura per un lungometraggio. La scrittura richiedeva un livello di introspezione che non conoscevo e che non potevo prevedere. Può sembrare un luogo comune ma scrivere è stato una terapia: ha riportato a galla cose che erano nascoste nel profondo di me. Sarà questa la ragione per cui ci ho messo sei anni a finire la storia. Ripercorrere le mie esperienze si è trasformato in qualcosa di tangibile per i miei personaggi e per me stesso.
Quali sono gli argomenti principali trattati?
After Love è una riflessione sul concetto di identità. Siamo abituati ad adattare i nostri comportamenti all'ambiente e alle persone con cui ci troviamo, e lo facciamo anche per coloro che amiamo. Possiamo persino arrivare a creare un nostro io in base alle esigenze degli altri... ma perché? Per renderci più desiderabili, accettabili, amabili? Lo facciamo perché abbiamo troppa paura di essere rifiutati se ci mostriamo come siamo veramente? Mary adotta la religione e la cultura di Ahmed al punto di cancellare chi era prima e questo spinge a chiederci quanto di noi stessi ci appartenga davvero. Attraverso il viaggio di Mary, volevo esplorare come affrontiamo il lutto, come accettiamo l'idea di perdere la nostra "altra metà" e come diventiamo dopo che l'elaborazione del lutto è terminata. Ero anche interessato a mostrare come verità, etica e bugie si intreccino nelle relazioni e come i personaggi di questa storia hanno gestito e violato il proprio codice morale. Per me, era importante non condannare o giudicare i personaggi: chiunque è colpevole di tradimento e va ben oltre i limiti, compresa Mary. Nonostante sia la vittima di un terribile tradimento, Mary è come diventata complice delle bugie di Ahmed. Spero che guardando il film chiunque rifletta sulle proprie relazioni, sui segreti che nascondono e sulle bugie che dicono a coloro che amano.
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (8) vedi tutti
Dramma che parte subito dall'epilogo doloroso senza conoscere i personaggi ed il loro vissuto, risultando così poco coinvolgente. Gli avvenimenti che si susseguono si incastrano poi in modo assai artificioso incrinando il realismo della vicenda e l'espressione un po' troppo costantemente a pesce lesso della protagonista non aiuta. Così, così.
commento di bombo1"After Love" è un film che vive di distinzioni : religiose, filiali, territoriali, sessuali. La regia di Aleem Khan le gestisce facendo perno sull'assenza di un uomo che non c'è più e sul dolore inespresso di Mary. Alcune trovate risultano evitabili perché nulla aggiungono allo sviluppo narrativo della storia. Ma il film rimane interessante.
commento di Peppe ComuneLa sceneggiatura lascia un po' a desiderare quando non è ridicola. Con propaganda omosessuale annessa.
commento di gruvierazLa sceneggiatura lascia un po' a desiderare.
commento di gruvierazLa sceneggiatura lascia un po' a desiderare.
commento di gruvierazUna scoperta inaspettata, un film meraviglioso, con una sceneggiatura delicata e curatissima. L'attrice protagonista Joanna Scanlan è strepitosa! Imperdibile, su Mubi.
commento di michemarUn buon film che non delude,freddo e lineare con interpreti credibili.Da non perdere.
commento di ezioFilm drammatico, adulto, serio...e notevole.
leggi la recensione completa di tobanis