Regia di Xavier de Lauzanne vedi scheda film
15ma Festa del Cinema di Roma 2020
9 jours à Raqqa ha il merito di farci scoprire l'incredibile storia di Leila Mustafa, sindaco donna di Raqqa, in Siria, ex capitale dello Stato islamico e teatro delle sue feroci esecuzioni e violazioni massicce dei dritti umani della popolazione civile, e delle donne in particolar modo. Ma più che raccontare il terrificante periodo di dominio del terrorismo fattosi Stato e la sua caduta, brevemente presenti in alcuni filmati di repertorio, il documentario si concentra sull'attualità, sulla ripresa di una vita cittadina che possa avvicinarsi ad una parvenza di normalità.
La giovane sindaco, classe 1988, di etnia curda, è la protagonista di nove incontri quotidiani con una scrittrice francese ed un'equipe che filma una dettagliata intervista con la sensazionale amministratrice: giovane donna seria e posata, Leila espone i suoi progetti per la difficoltosa ricostruzione di una città all'80% distrutta dai bombardamenti necessari a scacciare l'ISIS e, dopo la caduta del Califfato, dimenticata dai grandi media internazionali. Una donna coraggiosa che affronta gravi pericoli personali, il suo collaboratore è stato ucciso da un commando terroristico, e per questi riluttante a mostrare alle giornaliste la casa dove risiede la sua famiglia di origine. Una persona che sa però esprimere appieno lo spirito della sua comunità, che secondo Leila è spinta a progredire da una forza invisibile che scaturisce dalle sofferenze patite.
La Raqqa che vediamo nel documentario impressiona per la vastità delle devastazioni ancora da riparare, con tantissimi palazzi crollati su se stessi nei bombardamenti, che però ospitano magari al pianterreno negozietti o barbierie che sfidano il rischio di crollo strutturale per riportare nel quartiere un pizzico di normalità.
Un'opera di documentazione necessaria per non dimenticare il sacrifico di questa sventurata comunità, ma soprattutto per non lasciare che si spengano i riflettori sul caparbio coraggio di una città che ha ancora tanto bisogno del sostegno della comunità internazionale.
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