Espandi menu
cerca
John and the Hole

Regia di Pascual Sisto vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mck

mck

Iscritto dal 15 agosto 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 207
  • Post 137
  • Recensioni 1157
  • Playlist 324
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su John and the Hole

di mck
8 stelle

“Fifteen. It's correct.”

 

Charlie Shotwell

John and the Hole (2020): Charlie Shotwell

 

John and the Hole”, l’esordio nel lungometraggio di Pascual Sisto – dopo un lontano cortometraggio idro-apocalittico del 2003, “Océano”, opera giovanile scritta con Nicolás Giacobone (che tornerà a collaborare col regista scrivendo la sceneggiatura proprio del film in questione adattando un suo racconto, “El Pozo”, interponendo questo lavoro a quelli frutto della cooperazione con la squadra di A.G.Iñárritu, prima “Biutiful” e “BirdMan” e poi il prossimo, imminente ed atteso “Limbo”), e una più recente mini webserie psicosessuale del 2017, “Steps”, co-diretta e co-scritta con Fernando Sanchez – è una storia strutturata ancorandosi, perseguendolo, al solco tracciato dai maestri Haneke (i seminali “Der Siebente Kontinent” e “Benny’s Video”), Lanthimos (“Kynodontas,the Killing of a Sacred Deer), Van Sant, Solondz, Seidl, Clark e dai giovani Corbet (“the ChildHood of a Leader”, e con esso ritornando all’Haneke di “Il Nastro Bianco”), Sobel (“Take Me to the River”) e D’Innocenzo (“Favolacce”), che dipanandosi condensa in un paio di un paio di giorni la crescita emotiva e psicologica accelerata del suo protagonista adolescente, il quale, emancipandosi e rendendosi in parte (perché ciò avviene per un lasso definito di tempo, breve) autonomo, si libera degli “ostacoli” che condizionano (educano) la sua vita agiata e privilegiata relegandoli in un bunker incompiuto, trasformandoli, però, in un appreso epigeneticamente e messo in pratica impegno, fardello, incombenza, responsabilità, obbligo, dovere inverso (portato sì avanti col minimo sforzo indispensabile, ma comunque gestito rasentando la sufficienza), corazzandosi così verso il futuro con lo scudo della sicurezza "adulta". E che l’epilogo ricalchi il prologo, come se non fosse in realtà cambiato alcunché, è la se pur ambigua/ambivalente esplicitazione nascosta in piena vista del fatto che lo stornare lo sguardo potrebbe essere tanto un amorevole (o “disimpegnato, noncurante”) lenimento atto ad evitare la cronicizzazione di un disagio/disturbo quanto un prodromo al peggio.

 

Charlie Shotwell

John and the Hole (2020): Charlie Shotwell


Impagabili i due allucinogeni/allucinanti intermezzi (che della fiaba hanno l’incanto misterioso e della favola la morale esplicita) scopertamente metaforico-allegorici (più un terzo non altrettanto dirompente, ma solo di “sfogo”, nelle rovine aggredite dalla boscaglia).

 

Charlie Shotwell

John and the Hole (2020): Charlie Shotwell


Ottimo il protagonista Charlie Shotwell (“Captain Fantastic”, “Troop Zero”, “Eli”, “the Nest”), così come il padre [Michael C. Hall: “Six Feet Under”, “Dexter”, “Cold in July”, “In the Shadow of the Moon”, “Dexter: New Blood”], la madre (Jennifer Ehle: “Contagion”, “Zero Dark Thirty”, “A Quiet Passion”, “Vox Lux”, “the Wolf Hour”, “Saint Maud”) e la sorella (Taissa Farmiga: “Bling Ring”, “the Mule”).

Chiudono il cast le buone prove del giardiniere (Lucien Spelman), dell’allenatore/istruttore di tennis (Elijah Ungvary), dell’amico del protagonista (Ben O’Brien), dell’amica della madre (Tamara Hickey), dell’altra madre (Georgia Lyman), dell’altra figlia (Samatha LeBretton) e della voce della professoressa (Pamela Jayne Morgan).

 

Michael C. Hall, Taissa Farmiga, Jennifer Ehle

John and the Hole (2020): Michael C. Hall, Taissa Farmiga, Jennifer Ehle

Michael C. Hall, Taissa Farmiga, Jennifer Ehle

John and the Hole (2020): Michael C. Hall, Taissa Farmiga, Jennifer Ehle

 

Fotografia: Paul Özgür (“Inxeba”). Montaggio: Sara Shaw (“the Miseducation of Cameron Post”, “Vampire vs. the Bronx”). Musiche - corposamente brillanti e a tratti eccellenti e molto ben utilizzate - di Caterina Barbieri from Bologna.

 

Charlie Shotwell

John and the Hole (2020): Charlie Shotwell


“Fifteen. It's correct.”

* * * ¾   

 

locandina

John and the Hole (2020): locandina


L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che non c’è salute senza salute mentale. Allo stesso tempo, la prestigiosa organizzazione sanitaria ha documentato come una percentuale variabile tra il 7 e il 20% di bambini e adolescenti sia esposta al rischio di un disturbo psichiatrico; è solo per pregiudizio o semplicemente per ignoranza, quindi, se la malattia mentale è ritenuta esclusiva dell’età adulta. Le cronache, del resto, ci sommergono di notizie relative al disagio giovanile, spesso nelle sue forme più estreme, come il suicidio o l’abuso di sostanze, alcol e droghe. La depressione, l’ansia, l’anoressia e la bulimia, i disturbi della condotta, le psicosi a insorgenza anche precocissima, ovvero al di sotto dei 13 anni, sono patologie molto frequenti il cui esordio può essere improvviso quanto imprevisto. I genitori, ma anche i pediatri, gli insegnanti, gli educatori in genere sono consapevoli di questa necessità?
[…]
Ma ancora più urgente è che rinasca, in questo Paese, un’attenzione all’infanzia e all’adolescenza che consenta di aiutare i genitori nel loro difficile percorso di educatori. Perché, prima di tutto, questo sono i genitori: educatori, che non delegano a strumenti elettronici la loro importante funzione. Quante volte mi capita di vedere genitori che mollano al loro figlio piccolo il cellulare: «Così sta buono e noi possiamo parlare». Come imparerà quel bambino a gestire la frustrazione, se il suo bisogno viene addirittura anticipato dal genitore? Se non gli lasciamo nemmeno il modo di chiedere quello che desidera? Quale autonomia, quale autocontrollo? Educatori, dicevo. Non degli organizzatori del tempo libero dei loro figli o degli accompagnatori-tassisti nei luoghi dove i ragazzi svolgono le diverse attività e, nemmeno, dei normatori, erogatori cioè di divieti e distributori di punizioni. Ma degli educatori: le persone che più di altre possono assistere i loro figli nel difficile e affascinante percorso del diventare adulti. Responsabili, autonomi, equilibrati, pensanti. Felici!

Stefano Vicari - “Bambini Autonomi Adolescenti Sicuri (Introduzione)” - 2021 - LSWR / La Tribuna     

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati