Regia di Pascal Plante vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 15 - ALICE NELLA CITTÀ
Nadia, tenace nuotatrice canadese specializzata in nuoto a farfalla, decide di ritirarsi ancora lontana dai trent'anni per riprendere lo studio interrotto in quegli anni di totale dedizione alla disciplina agonistica, dopo il semi successo ottenuto alle Olimpiadi di Tokyo, in cui ha deluso nel confronto singolo, ma ha strappato alle avversarie il bronzo assieme alle sue colleghe, quasi tutte amiche affiatate anche nello svago e tempo libero che la disciplina permette loro.
Pascal Laplante, al suo secondo lungometraggio dopo Fake Tattoos del 2017, scava, con questa sua nuova opera, un ritratto scandagliato e realistico di gruppo di una gioventù impulsiva e galvanizzata da anni di duro lavoro e sacrificio, finito sempre troppo presto quando l'età, anagraficamente ancora giovane, si rivela vicina al termine per una carriera che coinvolge in modo compulsivo, portando a facili sbandamenti quando le circostanze ineluttabili impongono un ritorno alla talvolta apparentemente senza stimoli quotidianità.
Forte di un cast che annovera vere, convincenti nuotatrici, Nadia, butterfly convince a metà, e soprattutto nella circostanza di evitare inutili semplificazioni melodrammatiche, restando molto aggrappata al contesto sportivo che coinvolge la determinata, ma anche assai insicura protagonista, così compresa nel suo dilemma fatto di incertezze e dubbi difficilmente appianabili nel giro di poco tempo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta