Charlie è un disabile mentale: in tutti i test d'intelligenza viene superato dal topolino Algernon. Ma un giorno uno scienziato crede di poter intervenire sul cervello del giovane affinché esca dalla sua condizione. L'esperimento riesce, Charlie diventa a sua volta un luminare ma Algernon comincia misteriosamente a deperire.
Note
Un film tra il grottesco e l'agghiacciante, amara parabola sulla condizione umana e sull'intelletto "dominatore", tratto da un piccolo gioiello della fantascienza, il racconto "Fiori per Algernon" di Daniel Keyes. All'epoca fece molto discutere (anno di grazia 1968) ma oggi appare abbastanza datato. Cliff Robertson vinse l'Oscar come attoe protagonista. Musiche belle ma un po' incongrue di Ravi Shankar.
Non sapevo che i topi fossero così intelligenti (cit. "Fiori per Algernon")... e non immaginavo che li potessi amare così tanto che ancora oggi, dopo tanti anni, porto ancora questo topolino dentro di me...
Perchè Insisto con i film che persi molti anni fa? Perchè ogni tanto me ne capitano come questo che fruttò l'Oscar all'attore Cliff Robertson, meritato). Nei primi 60 minuti vale per me Forrest Gump e Rain Man. Negli ultimi 40 (i più importanti come significato) il cambio di stile non mi convince (arrivo a 4 stelle). Fantascienza? Sì, "per ora".
La locandina è un piccolo capolavoro che descrive molto bene i due mondi di Charly con il suo nome scritto in maniera deforme sopra un'istantanea della mia scena preferita dove il protagonista esprime la sua genialità costruendo barchette con gli arbusti
Un bravissimo Cliff Robertson premiato con un meritato Oscar è il… leggi tutto
Se qualcuno volesse creare un Bignami del cinema, almanaccando film per ogni epoca, certamente non potrebbe non indicare I due mondi di Charly come l'emblema del cinema americano degli anni '60. Con tutti i pregi e i difetti di quella lunga stagione cinematografica, il film di Ralph Nelson, tratto dal romanzo Flowers for Algernon di Daniel Keyes e sceneggiato da Stirling Silliphant, è… leggi tutto
Prodotto e interpretato da Cliff Robertson, la cui magistrale performance gli valse un Oscar, "I due mondi di Charly" è uno dei film dal più alto valore pedagogico che conosco, sicuramente tra quelli che mi hanno più strutturato mentalmente... Non a caso me lo fece vedere mio padre (avrò avuto 12 anni) che aveva letto il libro "Fiori per Algernon" di Daniel Keyes…
Sabato 14 agosto una brutta sorpresa: rimossa @bufera (aveva cancellato parecchie recensioni ammettendo di averle copiate, almeno in parte). Si chiama Anna Maria e so che abita a Roma (una "Top User", presente su Film…
La locandina è un piccolo capolavoro che descrive molto bene i due mondi di Charly con il suo nome scritto in maniera deforme sopra un'istantanea della mia scena preferita dove il protagonista esprime la sua genialità costruendo barchette con gli arbusti
Un bravissimo Cliff Robertson premiato con un meritato Oscar è il…
Se qualcuno volesse creare un Bignami del cinema, almanaccando film per ogni epoca, certamente non potrebbe non indicare I due mondi di Charly come l'emblema del cinema americano degli anni '60. Con tutti i pregi e i difetti di quella lunga stagione cinematografica, il film di Ralph Nelson, tratto dal romanzo Flowers for Algernon di Daniel Keyes e sceneggiato da Stirling Silliphant, è…
Un film indimenticabile. Vero che il tempo trascorso lascia degli avvertibili segni nella resa cinematografica, ma la parabola di Charlie Gordon (struggente, letteralmente) è una delle storie di fantascienza più belle di sempre. Il libro da cui prese spunto il film ("Fiori per Algernon") è un racconto breve di straordinaria bellezza e potenza. Gustatevi questa storia senza…
"La scienza modena?" "Aggressiva tecnologia. Coscienza meccanizzata". "L'arte moderna?" "Abbozzi senza anima". "La politica estera?" "Ancora nuove armi". "La gioventù di oggi?" "Desolata, negletta". "La religione d'oggi?" "Prediche per comizi popolari". "Il tenore di vita?" "La tv in ogni camera". "L'istruzione?" "La tv in ogni camera". "Il mondo del futuro, signor Gordon..." "Certo nuovi…
Da disabile...a genio...a disabile.Sintetizzato al minimo e' quello che ci descrive questo splendido film che sulla parola fine lascia esterefatti e molto malinconici.Robertson (mancato ad poco) ci da' un'interpretazione da oscar e trasporta la pellicola nei meandri della migliore fantascienza di sempre.Piu' che consigliato e raccomandato.Editato in dvd dalla Sinister Video...percio' da…
Film decisamente "strambo" e non solo per il tema trattato ma anche per il taglio registico e la colonna sonora. Il regista tenta probabilmente di creare un'atmosfera grottesca se non psichedelica ma in certe fasi il risultato è poco efficace ed irritante. La fase dell'innamoramento dei due tocca vette di terribile sconforto tra la voce fuori campo che cita dialoghi alla Harmony e le…
Il 10 settembre scorso è morto all’età di 88 anni l’attore Cliff Robertson, volto familiare di Hollywood per più di mezzo secolo, noto ai più giovani per aver impersonato lo zio…
Amara parabola fantascientifica su esperimenti (che subito subito sarebbero umanisti!) sul cervello umano ed insieme racconto sulla società ipocrita che se da una parte vuole aiutarti ad acquistare la dimensione UOMO dall'altra in realtà ti sfrutta per i propri esperimenti. Ed ancora storia di un amicizia tra 2 diversi: un ragazzo ritardato mentale ed un topolino.
Se amo il cinema, lo devo soprattutto a lui e di conseguenza gli dedico questa playlist con tutto il cuore... Tra l'altro i suoi gusti mi hanno influenzato moltissimo, direi che mi ha cinematograficamente "plasmato"...…
Sette film in cui "l'animale" è il protagonista assoluto ed è quello che scatena forti emozioni... Per rendere meno scontato il tutto, ho volutamente scelto un animale diverso per ogni film (ad es. mi…
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Commenti (3) vedi tutti
Non sapevo che i topi fossero così intelligenti (cit. "Fiori per Algernon")... e non immaginavo che li potessi amare così tanto che ancora oggi, dopo tanti anni, porto ancora questo topolino dentro di me...
leggi la recensione completa di RINOPerchè Insisto con i film che persi molti anni fa? Perchè ogni tanto me ne capitano come questo che fruttò l'Oscar all'attore Cliff Robertson, meritato). Nei primi 60 minuti vale per me Forrest Gump e Rain Man. Negli ultimi 40 (i più importanti come significato) il cambio di stile non mi convince (arrivo a 4 stelle). Fantascienza? Sì, "per ora".
commento di cherubinoDa consigliare ad occhi chiusi a tutti...
leggi la recensione completa di toni60