Trama
Earwig è una ragazzina orfana. Ha dieci anni ed è cresciuta in un istituto da cui tutti vorrebbero fuggire tranne lei, che ha straordinaria capacità di far fare agli altri ciò che vuole. Vedrà, però, la sua vita cambiare improvvisamente dopo che viene adottata da una strega.
Approfondimento
EARWIG AND THE WITCH: LA VOCE DEI BAMBINI
Diretto da Goro Miyazaki e sceneggiato da Keiko Niwa ed Emi Gunji a partire da un romanzo di Diana Wynne Jones, Earwig e la strega racconta la storia di Earwig, una bambina di 10 anni che ha la capacità di manipolare gli altri in modo che tutti facciano ciò che vuole. Orfana fin da piccola, conduce una vita piacevole e molto felice in una casa famiglia per ragazzi, dove tutti soddisfano i suoi capricci. Un bel giorno, un uomo e una donna dall'aspettano strano la adottano. Una delle prime cose che Earwig apprende è che la nuova mamma adottiva si chiama Baba Yaga, è una strega e vuole fare di lei la sua assistente. Il patrigno invece è quasi sempre assente, si vede solo per pranzo ed è spesso di cattivo umore. Per la prima volta in vita sua, Earwig si imbatterà in persone che non cedono ai suoi desideri e vivrà una serie di avventure e situazioni che le fanno scoprire l'enorme potenziale nascosto in lei.
Con le musiche di Satoshi Takebe, Earwig e la strega è il primo progetto in 3D realizzato dal mitico Studio Ghibli. Ha raccontato il regista: "Quando si pensa allo Studio Ghibli si pensa all'animazione classica. Si aveva però l'esigenza di tentare una strada nuova: non so ancora dire se il 3D sarà il futuro dello studio. Non si possono certo rimpiazzare i lavori di Hayao Miyazaki, Isao Takahata e Toshio Suzuki, ma si possono introdurre cose nuove, soprattutto dal punto di vista tecnico".
"Dopo Il castello errante di Howl, Earwig e la strega è il secondo film che lo Studio Ghibli ricava da un'opera di Diana Wynne Jones", ha aggiunto il regista. "I personaggi dei suoi libri sono quasi tutti molto eccentrici e questa è una delle ragioni per cui trovo interessante ciò che ha scritto. Ci sono diversi scritti in cui la scrittrice racconta cosa pensava quando redigeva i suoi romanzi e come la maggior parte dei personaggi siano ispirati alle persone a lei più vicine: studiava chiunque, ne intuiva i tratti essenziali e li rimodellava a modo suo. Quindi, i suoi personaggi altro non sono che persone che potrebbero esistere nella vita di tutti i giorni. Nelle storie che ha scritto non compare mai la famiglia ideale. Il padre è un mostro e lo sono anche i fratelli. E la madre, beh, non è definibile come "amorevole". Tutto ciò genera un umorismo piuttosto cupo che personalmente adoro".
"Earwig, la protagonista, è un tipo di eroina inedita per l'universo Ghibli: quando è calma, è intelligente, ingegnosa, forte, intrepida. Molto diverse invece è quando è arrabbiata", ha concluso il regista. Secondo le statistiche, la percentuale di bambini di età inferiore ai 15 anni è di circa il 13%, un dato molto più basso dei decenni passati, mentre quella degli individui al di sopra dei 65 anni è prossima al 25%. Ciò comporta una visione della società diversa rispetto al passato: meno bambini ci sono oggi e meno possibilità hanno di far sentire la proprio voce. Ecco perché Earwig è costretta a ricorrere alle maniere forti per ottenere ciò che vuole e la manipolazione nei confronti di una donna più grande di lei e di un tipo misterioso e imprevedibile non è altro che un suggerimento per i giovani di oggi se non vogliono soccombere agli adulti".
Il cast
A dirigere Earwige la strega è Goro Miyazaki, regista giapponese. Nato a Tokyo nel 1967, dopo la laurea in Scienze Forestali all'Università di Shinshu, ha cominciato a lavorare come consulente edile, partecipando alla pianificazione e all'abbellimento di parchi e progetti di selvicoltura urbana. A partire dal 1988,… Vedi tutto
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Commenti (3) vedi tutti
Piacevole ma dal finale spiazzante.
commento di gruvierazDopo 49 anni da Panda! Go Panda di Hayao Miyazaki e Isao Takahata in disegno tradizionale, si può prendere Earwig e la strega di Goro Miyazaki come un nuovo inizio in CGI per nuovi esaltanti racconti e storie per tutte le età, del nuovo Studio Ghibli.
leggi la recensione completa di Mike.WazowskiFa un po' strano vedere un film dello Studio Ghibli completamente in CGI invece che nel più tradizionale 2D... Quindi, film strano e conclusione ancor di più (non è un male), ma la qualità rimane alta e certe scene sono davvero belle. Bravo Goro Miyazaki! Ero un po' titubante davanti alla novità ma il risultato finale mi è piaciuto non poco.
commento di rixx