Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film
Il Cotton Club di New York fa da sfondo alle storie d'amore di Dixie Dwyer (Gere), musicista bianco assoldato dalla mafia locale e poi diventato un divo del cinema, e a quella di un eccezionale ballerino nero di tip tap. Sullo sfondo gli anni della grande depressione, del proibizionismo e del new deal (il film va dal 1928 al 1935), nel celebre locale si avvicendano gangster, stelle dello spettacolo, grandi artisti.
Coppola abdica totalmente dal gangster-movie in stile Padrino. Cotton club è un musical con budget multimiliardario camuffato da film poliziesco. Abbondano i balletti, il tip tap, le coreografie faraoniche ma tutto si risolve in un'opera impressionante nella forma ma pressoché nulla nella sostanza: un andirivieni di gente che entra ed esce dal locale inframmezzato da qualche sparatoria, scene sentimentali e immagini ricercate che servono a colmare il vuoto di un racconto che non c'è e che è distante anni luce dai gangster movie dello stesso Coppola o dal respiro epico dei film di Scorsese e Leone. Richard Gere suona la cornetta sul serio e non si fa doppiare.
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