Regia di Jean-Marie Straub, Danièle Huillet vedi scheda film
Opera ispirata a Conversazione in Sicilia di Vittorini, Sicilia! di Straub e Huillet è un film che, pur restando nei canoni del cinema dei due registi francotedeschi (potrebbe essere un lavoro che infonde in Rapporti di classe il metodo che porterà a Operai, contadini e Quei loro incontri), emoziona, per come racconta un ritorno alla terra d'origine e la sua stessa impossibilità, così come mette in scena la conversazione con la madre e la consapevolezza della difficoltà di comprendersi tra generazioni diverse. E questo non tanto perché siano cambiati i comportamenti o i fatti, ma perché è mutato il modo di guardare ad essi. In fondo, il treno del viaggio è lo stesso di quando il protagonista era bambino, così come si somigliano le lenticchie di un tempo con l'aringa che la madre prepara per il pranzo di oggi, ma è inevitabilmente cambiato il modo di giudicare i comportamenti del padre e della madre. In fondo, si dice Sicilia, ma potrebbe essere Veneto o Mondo.
È rimarchevole il fatto che alcuni testi fondamentali della letteratura italiana del Novecento siano stati portati sullo schermo, secondo la loro ottica, da due registi di nascita francese.
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