Regia di Vincenzo Salemme vedi scheda film
Appellato,all'epoca della fortunata uscita del suo film d'esordio,"L'amico del cuore",come "il Pieraccioni del Sud",Vincenzo Salemme gioca sul surreale(l'operazione agli occhi che inverte la cecità,il cannibale fintamente innocuo Enzo Cannavale),però il film non funziona a dovere.Il film ha qualche raro momento divertente,dovuto ai due gaglioffi Buccirosso e Izzo,e alla doppia scenetta con un Cannavale in ottima forma.Per il resto si va avanti a singhiozzo,il film,anche se breve,ha il fiato ancor più corto,e certi interpreti non sembrano sfruttati bene.E pure lo stesso Salemme pecca di poca espressività,anche se possiede una buona intonazione complessiva.Se venne detto di "L'amico del cuore" che aveva il suo limite massimo nella chiara provenienza teatrale,che dire allora di "Amore a prima vista",pensato e scritto apposta per lo schermo?Di cinema qui ce n'è davvero poco.
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