Regia di Patrice Leconte vedi scheda film
Immediato il richiamo al bessoniano Angel-a. Delicato bianco e nero ad esaltare profondità e contorni, perfezionismi di camera virtuosa adagiata su storia fiabesca che chiede, cortese, di chiudere un occhio - se non entrambi - su svariate incongruenze ma, nel contempo, intriga e rende complici di questa coppia che scopre una piega di vita soddisfacente solamente senza allontanarsi l'uno dall'altra, come i famosi angeli con una sola ala, che hanno bisogno di stare in coppia per spiccare il volo, altrimenti riescono a planare giusto giù da un ponte.
Le vicende dei due, lanciatore di coltelli lui (un rivalutato Auteil) e vagabonda ingenua in crisi di autostima lei (una a suo modo fascinosa Paradis) si legano parodisticamente in un road/ship/train movie che acchiappa e trascina senza tregua e senza lasciare il tempo di porsi domande sensate (tipo: ma che c’entrano ‘sti due? Ma come fanno a lavorà insieme? Ma com’è possibile che si perdono per il mondo e si ritrovano sempre al momento giusto?).
No. Niente interrogativi terrestri. Ci gustiamo la favola ed il sogno, l’emozione di uno show estremo, i richiami onirici e la tendenza freaks.
Sperando che Depp lasci ancora libera di lavorare quella gran conturbante figliola della Vanessa…
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta