Regia di Clare Kilner vedi scheda film
Quando Janice nasce, in una casa uguale a mille altre di un quartiere londinese, suo padre muore. Sua madre resta sconvolta da una doppia depressione, post-parto e post-mortem, che la conduce a un’agorafobia acuta e la costringe a chiudersi in casa davanti alla Tv. Janice cresce impacciata, ingenua, malvestita. Ma decide di sfidare la metropoli, di andare a lavorare in un grande ufficio, affrontando mille catastrofi quotidiane. “Janice Beard” ha i colori postmoderni e luccicanti e la cattiveria insinuante delle aziende in cui la protagonista, sempre meno goffamente, si muove. Esordio nel “lungo” della regista Clare Kilner, il film rimanda a certi ritrattini al vetriolo del recente cinema inglese. La produzione è minuscola, ma la Kilner ha un impianto visivo interessante. Qualche lentezza nella parte centrale.
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