Regia di Sofia Coppola vedi scheda film
La routine è una cattiva consigliera. Tra i tanti doveri e i pochi piaceri che dettano il quotidiano vivere, acquisiamo delle abitudini che non ammettono deroghe per le eccezioni, tanto da mettere fuori fuoco quel fondamentale spazio da destinare a se stessi e a chi condivide con noi le fatiche indispensabili per sorreggere un rapporto sulla lunga distanza.
Una condizione esistenziale che, prima o dopo, deve per forza di cose fronteggiare l’incursione di agenti esterni che sviluppano dei sospetti, al cospetto dei quali subentra un subitaneo smarrimento e la necessità di un supporto esterno, che aiuti ad affrontare questa criticità.
A volte, sarebbe direttamente meglio fare da sé, ma non sempre è possibile, soprattutto quando subentra una figura ingombrante che, dall’alto della sua vita vissuta, ha già tutte le risposte, non per forza corrette.
Occupata dalle sue due bambine e dall’impegno richiesto per scrivere il suo nuovo romanzo, peraltro già venduto a scatola chiusa, Laura (Rashida Jones) ha pochissimo tempo per stare con suo marito Dean (Marlon Wayans), anche per la fitta agenda lavorativa di quest’ultimo.
Quando comincia a temere di essere vittima di un tradimento, suo padre Felix (Bill Murray), profondo conoscitore degli istinti maschili, si offre di aiutarla.
Sarà l’occasione propizia per frequentarsi come non era mai successo in precedenza.
Frutto di un accordo siglato tra la benemerita A24 e l’ambiziosa Apple Tv+, On the rocks è una commedia umana incentrata sui rapporti interpersonali, che utilizza una traccia principale come specchio per le allodole per poi costituire un altro epicentro che, lemme lemme, conquista la scena.
Dunque, le amletiche diffidenze insediate nelle relazioni tra uomini e donne, amplificate quando di mezzo ci sono marito e moglie, apparecchiano il movimento mentre la lente d’ingrandimento viene puntata su un padre, dalla figura dominante, e sua figlia, improvvisamente afflitta da un dubbio assillante.
In questo modo, un intreccio lineare e del tutto sprovvisto di voli pindarici, pizzica altre corde - anche autobiografiche per la regista Sofia Coppola, così come per Rashida Jones, figlia di Quincy – con un padre ingombrante che attiva una dialettica ficcante.
Una dimensione cucita appositamente sull’indomabile, intrattabile e irrequieto estro di Bill Murray, perfetto per definire un patentato affabulatore, un uomo senza peli sulla lingua e convinto di avere tutte le risposte nel palmo della sua mano, un vecchio marpione che saprebbe sgusciare fuori anche da un vicolo cieco.
Al suo fianco, spicca la stropicciata bellezza di Rashida Jones (Angie Tribeca), mentre Marlon Wayans è insolitamente castigato, agli antipodi rispetto a quelle interpretazioni demenziali – dagli esordi di Scary movie fino a Ghost movie e amenità varie - che gli hanno consentito di farsi un nome.
In definitiva, On the rocks ha le apparenti sembianze di un piatto che hai già gustato mille volte e una consistenza effimera ma, oltre a essere efficace nella raffigurazione di uno stato emotivo che, nelle sue sterminate spoglie, riguarda tutti, e aggiungere appetitosi squarci fotografici, si affida alle reiterate invasioni di campo di un immarcabile Bill Murray, per poi togliergli la terra sotto i piedi.
Croccante.
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