Regia di Jacques Deray vedi scheda film
Non capisco perché questo noir di Deray non goda di buona fama. Se è vero che il nostro sito gli rende giustizia con quattro stelline e Mereghetti lo gratifica di due e mezzo su quattro (ma si premunisce di notare che il regista francese si ferma sempre un attimo prima di diventare un autore), all'epoca Tullio Kezich notò una certa illogicità degli avvenimenti, il fatto che il regista non ci dica niente di nuovo sugli USA e che si arrivi al «consueto bagno di sangue» finale attraverso una certa dose di noia. In realtà, questa trasferta americana del noir franco-italiano ha il suo punto criticabile nell'interesse che manifesta l'entraineuse Ann-Margret nei confronti del killer per caso Trintignant e forse nell'incongruo arrivo in California del boss francese Michel Constantin, che sapeva bene cosa sarebbe andato a rischiare. Mentre il punto di non ritorno è costituito dal momento nel quale Lucien decide, contro il proprio interesse, di non prendere l'aereo per Parigi e restare a Los Angeles per scoprire chi avesse voluto incastrarlo. Lo snodo è criticabile, ma non più di analoghi spunti presenti nell'80% dei film del genere, anche meno riusciti e forse sopravvalutati.
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