Regia di James Moll vedi scheda film
Scrivere de “Gli ultimi giorni” ci mette dinanzi all’inadeguatezza delle astratte categorie critiche e del pensiero rispetto alle sanguinanti carneficine prodotte dalla storia. Prodotto dalla Shoah Visual History Foundation con Steven Spielberg nella veste di produttore esecutivo, il documentario (Oscar del 1999) è un intenso momento di storia e sofferenza che si avvale della testimonianza di cinque ebrei di origine ungherese sopravvissuti alla Shoah. Si parte con l’incredulità della loro comunità verso i racconti dei profughi dalla Polonia, che per primi descrissero le atrocità naziste. Poi l’invasione nel ‘44 dell’Ungheria, e i sopravvissuti raccontano il loro dolore nel momento della deportazione, per l’odio dei connazionali “ariani” che fino al giorno prima erano cortesi vicini di casa e amici. Ma i momenti più toccanti sono quelli che descrivono la vita nei campi di concentramento e la scientificità della “soluzione finale”. Ognuno dei sopravvissuti ci lascia un momento di grande commozione ma anche di sconforto, perché tutto ciò accade ancora oggi in Ruanda, a Timor Est e anche nella nostra “vecchia” e “civile” Europa e “Gli ultimi giorni”, tralasciando valutazioni critiche francamente poco opportune, è prima di tutto un forte monito a non dimenticare.
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