Regia di Roger Michell vedi scheda film
Scritto da Richard Curtis (come “Quattro matrimoni e un funerale” e “Bean”), interpretato dal maggiore divo inglese e dall’unica diva americana del momento (Hugh Grant e Julia Roberts), ambientato in un quartiere londinese multietnico e alla moda, “Notting Hill” ritenta il colpo di “Quattro matrimoni e un funerale” e, almeno al box office americano e britannico, lo azzecca. Peccato che invece non gli riesca altrettanto bene la miscela di bizzarria e happy ending, di cinismo britannico e glamour hollywoodiano che caratterizzava il film di Newell. Ben giocato, certo, negli incontri tra il libraio londinese e la star americana, negli imbarazzi di Grant, nelle gaffe dei suoi amici, nelle ritrosie della Roberts, e con alcuni momenti comici ben orchestrati (soprattutto per Rhys Ifans, l’amico trasandato di Grant). Ma nella seconda parte, la commedia si diluisce, dimentica ogni traccia di cattiveria, gira su se stessa, alla ricerca affannosa di un lieto fine improbabile.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta