Regia di Giulio Base vedi scheda film
Una filmografia in movimento. Verso est o verso ovest. Storie di viaggio e, talvolta, viaggi e spostamenti che generano, per scissione, storie. Giulio Base ha bisogno di uno skyline non italiano per mettere in scena l’Italia e gli italiani. Nino, Gaetano, Sergio e Daisy, i protagonisti, sono bravi ragazzi. I soliti ignoti degli anni ’90 non sognano di svaligiare banche o caveau. Hanno ambizioni modeste. Si accontentano di fare gli attori, sperano di entrare all’Actor’s Studio, si mantengono lavorando. Ma a New York , come a Cinecittà, per gli attori italiani è durissima. Tanto vale fingersi mafiosi, chiedere il pizzo, fare il verso ai padrini e allo star-system italo-americani. La novella banda del buco non ha molto da perdere. Se la parodia è irraggiungibile, la farsa è a portata di mano. I divertiti ed esagerati Vittorio Gassman e Shelley Winters benedicono affettuosamente.
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