Regia di Giulio Base vedi scheda film
Gli unici lati buoni della faccenda sono la partecipazione di Vittorio Gassman (comunque minima) e qualche spunto qua e là: per il resto è piatta banalità e luoghi comuni stravisti nel cinema, a partire dagli stereotipi contro gli italiani. Una trama esile e tre attori mediocri (Papaleo è certamente quello che se la cava meglio) chiudono il cerchio. Dimenticabile.
Tre italiani male in arnese cercano di sfondare come attori negli USA. L'unica maniera che riescono a pensare per finanziarsi è quella di fingersi un clan mafioso. Cominciano una scalata sociale che li vedrà entro breve tempo trionfare contro il più potente dei boss.
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