Regia di Richard Attenborough vedi scheda film
In principio fu la caccia, non il verbo. Anche per Archie, trapper inglese trapiantato in Canada che smercia pelli di castoro. Un giorno ha una folgorazione: gli animali sono figli di Manitù, perché ucciderli? L’uomo si converte alla causa ambientalista, viene confuso per un indiano (Grey Owl) e si mette a predicare il rispetto per la natura di fronte ai turisti occidentali. “Grey Owl” di Sir Richard Attenborough è proprio un film per turisti, un depliant ricco di belle espressioni new age e di ambientalismo radical chic. Cinema neanche a parlarne: persino gli incredibili scenari del Canada sono mortificati da una regia pomposa ma mai vibrante. Per tacer dei dialoghi. Dice lui: "Ho deciso, basta trappole". risponde lei: "Ti amo". L’indiano ha il volto di Brosnan, che senza smoking e Whalter PPK regolamentari è più statico di una sequoia. Molto meglio i due castorini ammaestrati che gli rubano la scena.
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