Regia di Antonio Bido vedi scheda film
Come si è rilevato anche altre volte, spesso, dietro un titolo di successo, nasceva tutta una serie di imitazioni o scopiazzature varie , così fu per gli horror, i western , e il giallo al sangue che Dario Argento lanciò come campione di incassi: tra i tanti venuti fuori negli anni Settanta, c'è anche questo "Gatto dagli occhi di giada", che ha il fulcro del mistero che lo attraversa in una brutta storia accaduta durante la guerra, un'infamia praticata da collaborazionisti. Il regista Aldo Bido è un esordiente, chiaramente fan del cinema dell'autore di "Inferno", e anche nella dinamica dei delitti persegue il riferimento argentiano: tutto sommato più decoroso di molti altri "eredi" , questo thriller è risolto un pò frettolosamente, e si giunge alla spiegazione finale senza troppo pathos. In più,se Paola Tedesco è comunque un bel vedere, Corrado Pani sembra ridersela un pò troppo per essere uno che indaga personalmente su una catena di omicidi, e i caratteristi non paiono essere una delle cose migliori del film. Il titolo è in parte collegabile alla chiave dell'enigma, ma è più che altro un'ennesima citazione di un altro film di successo di Argento.
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