Regia di Antonio Bido vedi scheda film
Ottimo giallo. Nonostante il titolo richiami il periodo iniziale di Argento è una pellicola che viaggia sulle sue e che offre un movente davvero affascinante.
Mara, giovane attrice di cabaret, ha la sventura di intravedere l'uomo che ha ucciso il farmacista dal quale si stava recando. Si rivolge all'amico Lukas perché qualcuno la minaccia. Intanto i morti aumentano. Durante le ricerche, il giovane scopre che tutte le vittime sono legate da un particolare in comune.
Considerato da molti uno dei migliori gialli, l'esordio di Antonio Bido è a tutti gli effetti una più che riuscita pellicola, con molti momenti azzeccati e una sceneggiatura perspicace che, anche se attraverso un ritmo leggermente lento, sa creare un interesse attorno alle vicende dando una soluzione finale credibile e imprevista, proprio perché diversa dal solito.
In realtà i richiami al cinema del thriller argentiano non sono pochi, forse anche un po' troppi: si va dagli omicidi truculenti con sfregiamento alla "Profondo Rosso" (qui l'acqua bollente della vasca è sostituita da un forno acceso) al vestito nero dell'assassino, alle telefonate minatorie...
Per questo viene in parte piuttosto penalizzato, privo di una vera e propria identità, che però Bido riacquista nelle parentesi a Padova (sua città natale) e quando rifinisce con cura la figura del protagonista Lukas (ottimo Corrado Pani), fiancheggiato a sua volta da un cast diretto con grandi capacità.
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