Regia di Aki Kaurismäki vedi scheda film
Kaurismaki non ha timori reverenziali davanti a nessuno: come già aveva fatto con Dostoevskij (Delitto e castigo) e Shakespeare (Amleto), ecco che il regista finlandese trasporta ai giorni nostri, questa volta, un classico della letteratura del suo paese. Un romanzo in cui una situazione iniziale di apparente quiete viene scossa dall'ingresso di un personaggio nuovo, dopo il quale ingresso tutto è destinato a cambiare irreparabilmente: e sarà l'inferno per tutti. Un dramma - esattamente come piace a Kaurismaki, operazione nella quale anzi egli eccelle - sotto forma inizialmente di docile commedia, poi di vera e propria smisurata tragedia; il finale con una briciola di speranza, che solitamente accompagna i suoi film, questa volta manca del tutto. Curiosa e riuscita l'idea di realizzare un vero e proprio film muto alle soglie del 2000; musiche contemporanee, ma funzionali (scritte appositamente per il film), accompagnano lo svolgimento della storia ed una serie di didascalie sostituisce i dialoghi; recitazione impostata a dovere e bianco e nero di ordinanza: pur non essendo certo una delle vette del cinema di Kaurismaki, la sfida è riuscita. 6/10.
Juha e Marja vivono serenamente in campagna; una sera un riccone rimane bloccato con la macchina in panne davanti alla loro proprietà. Mentre Juha la ripara, cerca di convincere Marja a fuggire con lui; la ragazza tentenna, ma al secondo tentativo del riccastro cede. L'uomo però la mette a lavorare nel suo bordello.
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