Regia di Aki Kaurismäki vedi scheda film
Ci sono piccoli e per me speciali film che amo rivedere nel corso del tempo:uno di questi è "Juha" del regista Aki Kaurismaki, che trae l'ispirazione da un romanzo del 1911 dello scrittore finlandese Juhani Aho.
Il film è in bianco e nero,muto,i dialoghi sono sostituiti da una sorta di didascalie che seguono lo svolgersi degli avvenimenti.Kaurismaki si cimenta in una personale rivisitazione del muto e del melodramma in generale aggiungendo al dramma l'ironia,l'umorismo a tratti surreale dei personaggi,atmosfere rarefatte,sospese,contraddistinte qua e là da suoni e rumori.E' bello "leggere" il dipanarsi della storia nei volti dei personaggi,negli sguardi e nei silenzi.Tutto è essenziale in Juha,ma anche assai intenso ed evocativo.
La giovane Marja sposa Juha,di molti anni più anziano di lei e i due vanno a vivere in una fattoria,dove conducono una vita semplice,caratterizzata dal duro lavoro,dalla fatica,ma anche dall'affetto e dalla semplicità dei valori.Un giorno il ricco Shemeikka,che proviene dalla città si ferma davanti alla casa degli sposi perchè la sua auto è in panne.. egli è un uomo senza scrupoli,mette gli occhi addosso a Marja e in seguito,dopo varia insistenza, la convincerà ad andare con lui in città.La giovane donna passa dall'illusione di una vita nuova al postribolo,gestito dalla sorella del malvagio Shemeikka....
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