Dopo un lungo corteggiamento, Juha convince Marja a convolare a giuste e tristi nozze. Insieme, vanno a vivere in una fattoria alla periferia della città lottando ogni giorno contro la povertà. Un giorno arriva Shemeikka, uomo ricco e senza scrupoli, che si è fermato alla fattoria perché in panne con la macchina. L'uomo è attratto da Marja, e alla prima occasione la porta via con sé.
Note
È la quarta trasposizione del romanzo "La schiuma delle rapide" di Juhani Aho, il "Manzoni di Helsinki", ambientato nel '700: Kaurismäki lo riadatta alla sua maniera, infiltrandolo di numerose citazioni letterarie e cinematografiche (da Kafka a Sam Fuller). Muto e rigorosamente in bianco e nero, magico senza bisogno di fuochi d'artificio, antico senza essere retrò. E interpretato da magnifici attori di scuola nordica (asciutta) tra cui i fedeli Outinen (la mai dimenticata "fiammiferaia"), Kuosmanen, Elina Salo e Wilms. Il film è dedicato a Matti Pellonpää (amico e compagno di lavoro del regista prematuramente scomparso).
La vita in fattoria di Juha (Sakari Kuosmanen) e Marja (Kati Outinen) sembra trascorrere gaia all'insegna della serenità bucolica. Ma un giorno arriva Shemeikka (André Wilms), un uomo che chiede aiuto perchè rimasto in panne con l'auto, e l'allegra convivialità iniziale muta col passare dei giorni perchè la vita fatta di stenti comincia a diventare per Marja un… leggi tutto
Kaurismaki non ha timori reverenziali davanti a nessuno: come già aveva fatto con Dostoevskij (Delitto e castigo) e Shakespeare (Amleto), ecco che il regista finlandese trasporta ai giorni nostri, questa volta, un classico della letteratura del suo paese. Un romanzo in cui una situazione iniziale di apparente quiete viene scossa dall'ingresso di un personaggio nuovo, dopo il quale… leggi tutto
Il cinema di Aki Kaurismäki è sempre sospeso tra il serio e il faceto, tra il riflettere amaro sulle condizioni di vita di perfetti emarginati sociali e il sorridere per il modo in cui riescono sempre a…
Kaurismaki non ha timori reverenziali davanti a nessuno: come già aveva fatto con Dostoevskij (Delitto e castigo) e Shakespeare (Amleto), ecco che il regista finlandese trasporta ai giorni nostri, questa volta, un classico della letteratura del suo paese. Un romanzo in cui una situazione iniziale di apparente quiete viene scossa dall'ingresso di un personaggio nuovo, dopo il quale…
Questo è il film che meno mi ha convinto, fino ad ora, del grande regista finlandese. Non è per la scelta "antica" del muto, ma più probabilmente per uno sviluppo fin troppo rigoroso e la quasi totale assenza del classico humor-nero di Kaurismaki. Nonostante questo il film scorre piuttosto fluido e con i soliti splendidi attori. Da antologia alcune riprese e i grandi occhi…
VOTO : 7,5. A memoria credo sia stato il primo film di Aki che ho visto. Inutile dire che è stato amore a prima vista ed uno dei primi film che ha smosso la mia indole di amante sviscerato del cinema pù fracassone e spettacolare. Qui lo spettacolo è assolutamente garantito dall'opposto. Il binomio del bianco e nero con il muto è assolutamente ineccepibile, vi è…
La vita in fattoria di Juha (Sakari Kuosmanen) e Marja (Kati Outinen) sembra trascorrere gaia all'insegna della serenità bucolica. Ma un giorno arriva Shemeikka (André Wilms), un uomo che chiede aiuto perchè rimasto in panne con l'auto, e l'allegra convivialità iniziale muta col passare dei giorni perchè la vita fatta di stenti comincia a diventare per Marja un…
"Juha di Juhani Aho è uno dei drammi a tre più potenti di tutta la letteratura. Al confronto, Il postino suona sempre due volte di James M. Cain sembra opera di un insegnante di catechismo. La trasposizione ai tempi nostri non ha nessuna importanza in rapporto alla storia, che è eterna e atemporale: una coppia - un vecchio storpio e la sua giovane - e uno straniero". Aki…
Ci sono piccoli e per me speciali film che amo rivedere nel corso del tempo:uno di questi è "Juha" del regista Aki Kaurismaki, che trae l'ispirazione da un romanzo del 1911 dello scrittore finlandese Juhani Aho.
Il film è in bianco e nero,muto,i dialoghi sono sostituiti da una sorta di didascalie che seguono lo svolgersi degli avvenimenti.Kaurismaki si cimenta in una personale rivisitazione…
Ci vuole un gran coraggio a realizzare un film muto, per di più in bianco e nero, alla fine degli anni novanta. Del resto Aki Kaurismaki è un tipo che non si fa troppi problemi: non vuole piacere a tutti e a tutti i costi: l'importante è realizzare film in cui credere fermamente. Juha è sposato con Marja; la donna, molto più giovane del marito, tra l'altro zoppo, è annoiata, sfiduciata e…
la purezza bucolica e la sobria linearita' del cinema muto chapliniano, minate da una consapevolezza tutta moderna, feroce e corrosiva. Memorabile, in questo senso, la sequenza in cui la musica smette e la poesia lascia il posto al rumore stridente della lama dell'accetta con la quale Juha vuol compiere la sua amara vendetta. Film sull'impossibilita' ineluttabile di un ritorno all'eta'…
I film in bianco e nero hanno sempre un loro ineguagliabile fascino! Io li adoro, la fotografia è più nitida così come i contrasti! Questi sono solo alcuni film girati negli ultimi anni rigorosamente senza colori!…
uff!misconosciuto e misvisto...ora basta!è stato anke defraudato della palma d'oro.è il cineasta dei perdenti,dei loser,degli sconfitti...il suo stile è unico,inconfondibile.ah!la leggerezza pensosa!lynch avrebbe…
Senza parole, con la sola forza delle immagini. È “Juha”, il nono lungometraggio del finlandese Aki Kaurismäki, laconico autore dal cuore caldo malgrado latitudini ghiacciate e un nichilismo quasi naturale. “Juha” è un melodramma raffreddato che riesce comunque a far esplodere una storia d’amore tragica e ineluttabile. I volti kaurismäkiani trattengono a stento le lacrime, mentre i…
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Commenti (2) vedi tutti
Si può fare un film muto ai nostri giorni. Sì e si può ottenere anche un film piacevole e che si vede senza annoiare.
commento di florentia viola7-
commento di nico80