La maturazione sentimentale e politica di Bruno Santini. L'influenza di un amico comunista e il tragico rapporto con una ragazza lo convinceranno ad accettare un posto in fabbrica. E così la sua indole intransigente è costretta a modificarsi gradualmente, compromesso dopo compromesso.
Note
Tratto da un celebre romanzo di Vasco Pratolini, sceneggiato da Festa Campanile e Fabio Carpi (regista di "L'amore necessario"), il film è un' incursione ambiziosa da parte di un autore più a suo agio con la commedia. Ottimo il cast (il tandem Deneuve-Salerno fa faville), ma davvero datate le tesi "sociopolitiche".
Il romanzo di Pratolini avrebbe meritato molto di di più di questa scialba trasposizione in immagini che nemmeno l'interesssante cast riesce a sollevare dalla mediocrità. Progetto indubbiametìnte ambizioso ma poco riuscito (quasi un fotoromanzo rispetto alla profondità del libro)
Il film lascia sostanzialmente indifferenti, sopratutto se si ha fresco nella memoria l'ottimo romanzo di Pratolini, raro esempio di letteratura per flashback della metà del secolo scorso. Ovvio che la riduzione filmica, nei canoni del 1964, non possa essere all'altezza. Contesto però la critica verso le tesi sociopolitiche del prodotto, per un semplice motivo: non ne ha. Il… leggi tutto
Devo dire che mi è piaciuto, fatta eccezione per qualche smagliatura nella penultima parte, che non faccio fatica a perdonare. Solo, infatti, nella sequenza del festino in appartamento il film perde un pochino di tensione.
Ho visto alcune commedie di P. F. Campanile, e mi sono sembrate tutte volgari e grossolane; invece mi hanno convinto i due film drammatici che ho visto del regista,… leggi tutto
Vasco Pratolini è stato uno scrittore molto cinematografico, oltre che essere uno scrittore e sceneggiatore di cinema originale (Tempi Nostri, La Viaccia, Rocco e i Suoi Fratelli), quindi niente da dire sui suoi romanzi che più cinematografici non potrebbero essere, quindi qui le limitazioni sono tutte da altra parte,e cioè in fase di sceneggiatura e regia. Fabio… leggi tutto
Devo dire che mi è piaciuto, fatta eccezione per qualche smagliatura nella penultima parte, che non faccio fatica a perdonare. Solo, infatti, nella sequenza del festino in appartamento il film perde un pochino di tensione.
Ho visto alcune commedie di P. F. Campanile, e mi sono sembrate tutte volgari e grossolane; invece mi hanno convinto i due film drammatici che ho visto del regista,…
Bruno è un giovane idealista; deluso dalla madre, dalla fidanzata e dal lavoro, capisce di dover mettere da parte la sua mentalità astratta e fare spazio alla ragione.
La costanza della ragione, tratto dall'omonimo romanzo di Vasco Pratolini, è l'esordio di Pasquale Festa Campanile come regista in solitaria, dopo le due co-regie affrontate insieme al sodale Massimo…
Oggi, inutile ricordarlo, è la Festa del Lavoro. Mai come in questo periodo il lavoro è tra i temi più discussi e sentiti. "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro....."…
Mi rivolgo ai detrattori del film... mi chiedo come si possa giudicare - a prescindere - negativamente, un film in cui, tra gli altri, recita una Deneve d'annata!
Un bel melodrammone in B/N d'annata... a quest'ora, appena tornato dal lab... ci sta...
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Commenti (3) vedi tutti
Il romanzo di Pratolini avrebbe meritato molto di di più di questa scialba trasposizione in immagini che nemmeno l'interesssante cast riesce a sollevare dalla mediocrità. Progetto indubbiametìnte ambizioso ma poco riuscito (quasi un fotoromanzo rispetto alla profondità del libro)
commento di (spopola) 1726792Perché P. F. Campanile volle girare molte commedie e solo qualche film drammatico?
leggi la recensione completa di BalivernaFilm per nulla interessante ed abbastanza invecchiato malamente con onesti Attori da sfondo a questa Storia poco invitante alla visione.voto.4.
commento di chribio1