Nei quartieri settentrionali di Marsiglia ha luogo un massacro orchestrato dal clan Bastiani. Due rivali vengono incaricati dell'indagine: si tratta di Vronski, un poliziotto della squadra anticrimine, e Costa, a capo della brigata per la repressione della malavita dai metodi alquanto discutibili. La situazione si aggrava quando un testimone chiave viene assassinato mentre si trova sotto custodia da parte della polizia. Nel mezzo di una guerra tra bande, Vronski e i suoi uomini per salvarsi la pelle saranno costretti a fare scelte dalle tragiche conseguenze.
Western ambientato a Marsiglia, dove tutti ammazzano tutti. Tutti strafighi i poliziotti (Jean Renò però appare un po' decotto), tutti brutti, un po' deformi e grassi gli antagonisti. Puro cliché. Qualche buona scena, ma talvolta anche quelle d'azione non hanno il dovuto smalto.
Scordatevi i primi 3 bei film di Olivier Marchal regista: Gangsters, 36 Quai des Orfreves e L'ultima missione. Poi, forse troppo impegnato anche a recitare, non ha più ritrovato lo smalto delle prime regie. In questo Bronx c'è troppa carne al fuoco e la confusione ha il sopravvento!
Eccessivo, zeppo di stereotipi e "gonfio di testosterone" (Philippe Ridet – Le Monde), non sempre chiarissimo negli sviluppi, consuetudinario e già visto, eppure, per chi ama il genere, al netto di alcune evitabili facilonerie e forzature di sceneggiatura, un gangster-polar godibile, tosto, non disprezzabile, a suo modo compiuto. Puro Marchal.
Nella Marsiglia dei nostri giorni, storie di sbirri malavitosi, corsi malavitosi, arabi malavitosi, insomma la solita litania di Marchal che non ha più nulla da dire e si limita a ripetere male e peggio quello che ha già detto e ridetto, ammorbandoci con due ore di noia.
Barbe incolte, chiome al vento, qualche fanciulla, (niente di eccezionale per la verità), chi vive… leggi tutto
40 (e passa) BEI FILM MISCONOSCIUTI
A due anni dalla precedente capatina dalle parti della cinematografia ingiustamente ignorata, invece di allungare all’infinito…
Nella Marsiglia dei nostri giorni, storie di sbirri malavitosi, corsi malavitosi, arabi malavitosi, insomma la solita litania di Marchal che non ha più nulla da dire e si limita a ripetere male e peggio quello che ha già detto e ridetto, ammorbandoci con due ore di noia.
Barbe incolte, chiome al vento, qualche fanciulla, (niente di eccezionale per la verità), chi vive…
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Commenti (6) vedi tutti
Complesso - incredibilmente, ma vero e crudo come la realtà
commento di GabryLedNon capisco cosa più di tanto ci possa interessare di questo Film di Malavitosi Marsigliesi perdipiù Film Francese ... ! voto.0.
commento di chribio1Western ambientato a Marsiglia, dove tutti ammazzano tutti. Tutti strafighi i poliziotti (Jean Renò però appare un po' decotto), tutti brutti, un po' deformi e grassi gli antagonisti. Puro cliché. Qualche buona scena, ma talvolta anche quelle d'azione non hanno il dovuto smalto.
commento di ClochardScordatevi i primi 3 bei film di Olivier Marchal regista: Gangsters, 36 Quai des Orfreves e L'ultima missione. Poi, forse troppo impegnato anche a recitare, non ha più ritrovato lo smalto delle prime regie. In questo Bronx c'è troppa carne al fuoco e la confusione ha il sopravvento!
commento di marco biUn Marchal in versione Gomorra made in France.Forse un po' eccessivo ,distante dai grandi polar francesi...ma si puo' vedere,,,,ci mancherebbe altro.
commento di ezioEccessivo, zeppo di stereotipi e "gonfio di testosterone" (Philippe Ridet – Le Monde), non sempre chiarissimo negli sviluppi, consuetudinario e già visto, eppure, per chi ama il genere, al netto di alcune evitabili facilonerie e forzature di sceneggiatura, un gangster-polar godibile, tosto, non disprezzabile, a suo modo compiuto. Puro Marchal.
commento di degoffro