Trama
In una terra dal multiforme carattere, la Sicilia, si distingue un uomo dotato di facoltà intellettuali e morali ammirabili: il giudice Rosario Livatino. Nella vita di tutti i giorni persegue fermamente i suoi obiettivi, coerentemente con la sua fede e la sua missione. Impegnato nella lotta alla mafia, si trova a condurre il suo delicato lavoro in un periodo in cui l’equilibrio tra poteri è messo a dura prova. Viene ucciso nel 1990 mentre si reca, senza scorta, in tribunale, per mano di quattro sicari assoldati dalla "Stidda" agrigentina. Era e rimane un esempio non soltanto per i magistrati, ma per tutti coloro che operano nel campo del diritto. Le sue riflessioni sono attuali e plasmano la figura di colui che non tiene conto dei pregiudizi di chi giudica il siciliano inserendolo nel groviglio della collettività isolana.
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Commenti (1) vedi tutti
La pellicola ripercorre i luoghi e la storia di Rosario Livatino, il “giudice ragazzino”, come era stato definito per la sua giovane età, ucciso nel 1990 dalla mafia mentre si recava a lavoro al Tribunale di Agrigento. Essere “la legge in una terra senza Stato o lo Stato in una terra senza legge” era stata la sua missione, segnata da un’infaticabi
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