Regia di Maurizio Zaccaro vedi scheda film
Un film indubbiamente utile, per ripercorrere una storia tra le più vergognose della nostra storia recente. Zaccaro ci riporta a vivere gli anni ottanta, tra il mito della televisione e una politica allora dominata dalla commistione tra la Democrazia Cristiana e la camorra: è di poco precedente alla vicenda Tortora il famoso e torbido caso del sequestro Cirillo, risolto grazie all'intervento dei vertici della cupola camorrista. Peccato che, in esibizioni attoriali di fin eccessivo mimetismo, il regista scada in una regia che somiglia alla fiction televisiva.
E tuttavia si deve riconoscere a Zaccaro la capacità di fornire i tratti essenziali di una vicenda che fece scrivere a Leonardo Sciascia una nuova e sentita introduzione alla Storia della colonna infame del Manzoni, con i toni di un'invettiva nei confronti di una giustizia distorta dai meccanismi del pentitismo, piegato a strumento dei malviventi per ottenere un'indebita notorietà.
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