Regia di Giovanni Davide Maderna vedi scheda film
Sommesso e discreto nei toni, ma denso e emozionante nella sostanza; è questo il senso del giardino che ci racconta Maderna col suo primo film lungo, che ricorda la povertà sbandierata del Dogma di Von Trier e soci, ma senza quella sottile presunzione di diversità. La povertà di Maderna, con l’uso del digitale, di una camera sempre pronta a seguire i suoi attori e di una colonna sonora che rinuncia a un commento musicale posticcio, ha un sapore di autenticità che emoziona. Attraverso le vicende di Carlo e Laura, studenti che si sono conosciuti tra le mura di un conservatorio, Maderna ci consegna una storia d’amore che nella sua normalità fatta di felicità e depressione, tradimenti e fedeltà, riesce a coinvolgere. Senza la presunzione di voler dimostrare alcuna tesi, questo è un film d’amore e non sull’amore, ma che non rinuncia ad esplorare anche il sentimento dell’amicizia e i conflitti generazionali, sorretto dalla straordinaria fotografia di Luca Bigazzi.
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