Regia di Guy Ritchie vedi scheda film
I nuovi gangster: uomini d'onore che non si sporcano direttamente le mani, capaci di esercitare il potere di vita e di morte (altrui) con la massima serenità e laconicità. Dal mafioso italo-americano l'evoluzione cinematografica si sposta allo soglie del terzo millennio verso il boss anglosassone; il tutto condito dal ritmo scattante ed energico (giustamente: da videoclip, settore di provenienza del regista) di Ritchie, bravo nel conferire comunque una discreta psicologia ai personaggi ed a non fare della vicenda soltanto una scontata polpetta di pura azione. Siamo negli anni immediatamente successivi a Trainspotting e Pulp fiction e si vede; è un lavoro ad ogni modo onesto e l'opera prima di un regista che si confermerà dotato.
Un uomo batte a poker un boss della malavita; anni dopo il boss, barando, batte il figlio dell'uomo. In questo modo comincia a ricattare il ragazzo ed il padre, suo vecchio avversario; ma il ragazzo raduna alcuni amici e fa in modo che il boss non realizzi i suoi piani di vendetta.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta