Regia di Alberto Lattuada vedi scheda film
Lattuada sempre alla ricerca del proibito e della ninfetta di turno, ha fatto con questi dati anche cose belle ed interessanti, altre invece sono venute scopertamente fuori le due cose nude e crude e questo è il caso. Una storia che sfrutta lo sfruttabile con cui aveva già tentato in Le Farò da Padre, con scarsi risultati, anche dal lato commerciale, qui il risvolto commerciale è più sostanzioso, grazie anche al cast che è senz'altro più affermato anche a livello internazionale e dove emerge, malgrado l'operazione, una Kinski che toglie il fiato con al sua presenza e sensibilità. Già in fase di sceneggiatura le cose sono compromesse e la regia le ha completate non sapendole bene bilanciare, oltretutto in una storia che raggiunge l'assurdo fumettistico come questa, anche se con il finale si tenta di dare una sterzata cinica alla storia
una storia che ptremmo leggere nei fotoramanzi più navigati e qui non è che cambia molto
Moricone sottolinea alla perfezione
Furbizia scandalistica, ma non basta per fare una bella regia
Il suo professionismo è ottimo, ma il personaggio non regge
E' la nota vera e bella del film, se non ci fosse stata lei il film non avrebbe avuto successo. Dispiace che la scelta sia ricaduta anche per una vera o falsa storia della sua infanzia con il padre Klaus.Una grande interprete che in Italia non ha mai avuto delle scelte che l'hanno premiata
Grande volto del cinema, proviene dal grande Bunuel, ed ha avuto delle doti interpretative non indifferenti
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