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Il seme dell'uomo

Regia di Marco Ferreri vedi scheda film

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La recensione su Il seme dell'uomo

di mmciak
8 stelle

"Il seme dell'uomo" diretto nel 1969
da Marco Ferreri,devo dire che è interessante.

La storia racconta che Cino e Dora stanno partendo
per le vacanze estive ma vengono fermati dall'apocalisse:
sulla strada una pattuglia di soldati,impegnata ad
accatastare e bruciare cadaveri,consiglia loro di
trovarsi un posto sicuro dove rifugiarsi.

Lo trovano in una casa in riva al mare e dalla Tv vengono
a sapere che le città sono distrutte,che un morbo ha attaccato
la popolazione,il Papa che chiede perdono,e intanto
si adeguano al nuovo stile di vita.

Il Film prodotto dalla Polifilm,rappresenta
il 9° Lungometraggio del geniale,
compianto e sottovalutato Marco Ferreri,
che dopo:"Marzia nuziale" torna ad incontrare
la fantascienza ambientandolo in uno scenario apocalittico
che consiste alla crisi dell'uomo,inteso essere umano
ma anche animale,e del suo egoismo.

Il Regista fa cominciare i titoli di testa
con un rumore assordante di tipo elettronico
e le immagini in bianco e nero di uomini,
donne e bambini in più situazioni,per poi
portarci in un autogrill dove la Tv dice se
"c'è il cartello giallo vuol dire peste" e dove
ci sono due fidanzati Cino e Dora,che stanno
facendo una pausa durante il lungo viaggio che li
porterà a casa.

Anche qui dentro utilizza immagini d'archivio delle
guerre,sul nazismo e sul Vietnam per farci capire
cosa ha passato l'umanità e farci riflettere.

Poi fa arrivare la svolta quando dopo il tunnel
vengono fermati e a sapere che è successa
una catastrofe con un morbo mortale dove
l'umanità rischia di essere spazzata via.

La differenza di altri che Ferreri ci racconta
la storia di una coppia che è dentro una
apocalisse e cercano di viverla al meglio,
con un linguaggio narrativo lento e dall'altra
parte potente con scene scioccanti che rimangono
impresse.

Il tutto con il contorno che Cino ha nella casa
un museo di tutti gli apparecchi che si usano,
finché arriva gente del governo e una balena
bianca morta,ma la sua fissazione e fare
un figlio.

Ma quello che aleggia è il pessimismo
che Ferreri ci trasmette in questa
pellicola (e non solo),e la sua
previsione per come finirà l'essere
umano con un umorismo beffardo,
che è un pugno allo stomaco.

Le scene che mi sono rimaste impresse
e quando dopo il tunnel vengono
fermati e vaccinati e bruciano
i cadaveri e quando Dora viene aggredita
da una donna francese conosciuta da poco,
che per difendersi la ammazza e poi
la taglia per mangiarla a cena con
l'inconsapevole marito.

Da segnalare la buona direzione degli
Attori dove figurano la bella
Anne Wiazemsky nel ruolo di Dora,
dove Ferreri con dei bei primi piani
potenzia la sua bellezza,Marco Margine
in quello di Cino,che è un ruolo che gli
sta a pennello e la bravissima Annie Girardot
in quello della donna francese fissata con i trucchi
e rossetti,non asserendo un grande ruolo colpisce
nel segno,inoltre ci sono:

Rada Rassimov-Maria Teresa Piaggio-Milvia Frosini-
Angela Pagano-Adriano Aprà-Mario Vulpiani-
Vittorio Armentano-Sergio Gussani-
Mario Bagnato e Luciano Odorisio.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la Fotografia di Mario Vulpiani,
le musiche di Teo Usuelli e Richard Teitelbaum
e le scenografie di Luciana Vedovelli Levi,
che realizzano una buona messa in scena.

In conclusione un buon Film,
strano e interessante che è
tra i migliori di Ferreri ma anche
collocati i più feroci verso il consumismo
selvaggio e l'egoismo dell'uomo,
con la sua visione di "Cinema apocalittico"
e del futuro dove andrà tutto a catafascio,
trasmettendo pessimismo e essere
anche a tratti attuale.

Il mio voto: 7,5.

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