Cino e Dora stanno partendo per le vacanze estive ma vengono fermati dall'apocalisse: sulla strada una pattuglia di soldati, impegnata ad accatastare e bruciare cadaveri, consiglia loro di trovarsi un posto sicuro dove rifugiarsi. Le città sono distrutte, un morbo attacca la popolazione, il Papa chiede perdono, intanto Cino e Dora trovano riparo in una casa in riva al mare, adeguandosi al nuovo stile di vita...
Note
Pessimismo che si stempera in un umorismo beffardo. Ferreri in piena allegoria, come molto cinema di allora, ma la sua rabbia e la sua lucidità rendono il film un feroce ritratto dell'egoismo maschile e della società dei consumi, valido anche al giorno d'oggi. Anzi, addirittura profetico.
Il pessimismo cosmico di Ferreri spinto all’estremo. Questo è IL SEME DELL’UOMO, favola fantasociale ed esistenziale sulla fine del mondo. Catastrofi sociali, epidemie, città che si sgretolano appaiano su apparecchi televisivi e su notiziari. Alla vista di Cino e Dora, una coppia di ragazzi che viaggiano per un’autostrada semideserta si aprono immagini… leggi tutto
Catastrofe totale, con tanto di peste e una balena spiaggiata.
Un Eden improbabile, un rifugio che odora di morte ed esilio forzato, più marino che bucolico, con 2 Eva gelose e rivali. Adamo è invece ossessionato dall’idea di un figlio.
Verrà il tempo per Caino-Adamo di seminare. Con prepotenza, sancendo il proprio potere.
Ma la fine, un’altra apocalisse nostrana sarà ancora più… leggi tutto
Raccontino allegorico sulla giusta estinzione della specie umana. Ferreri ha qui - come altrove ha saputo dimostrare, vedi Dillinger, appena girato - il pregio della semplicità, ma riesce comunque a trasformare la minuzia della trama in un macchinoso intrico di catastrofismo, nichilismo, psicanalisi del rapporto di coppia, riferimenti sociopolitici. E' una sorta di dibattito (con evidente… leggi tutto
Epidemia cartina al tornasole della società. Una lista focalizzata sui film dove un virus mette in crisi l'identità di un'intera città, di un'intera nazione o del mondo intero. Playlist aperta a…
Il pessimismo cosmico di Ferreri spinto all’estremo. Questo è IL SEME DELL’UOMO, favola fantasociale ed esistenziale sulla fine del mondo. Catastrofi sociali, epidemie, città che si sgretolano appaiano su apparecchi televisivi e su notiziari. Alla vista di Cino e Dora, una coppia di ragazzi che viaggiano per un’autostrada semideserta si aprono immagini…
Fantasy-grottesco in linea con il grande Ferreri ,non nuovo a pessimismi apocalittici.Non molto lucido nello svolgimento e troppo allegorico,ma ideologicamente quello che dice sottotraccia e tuttora vedibile ,pieno di impennate beffarde.Chi non conosce Ferreri non e' certo questo il film per iniziare il percorso al suo cinema,ma se uno se lo trova davanti, dopo la visione vada subito a spulciare…
"Il seme dell'uomo" diretto nel 1969 da Marco Ferreri,devo dire che è interessante. La storia racconta che Cino e Dora stanno partendo per le vacanze estive ma vengono fermati dall'apocalisse: sulla strada una pattuglia di soldati,impegnata ad accatastare e bruciare cadaveri,consiglia loro di trovarsi un posto sicuro dove rifugiarsi. Lo trovano in una casa in riva al mare…
Catastrofe totale, con tanto di peste e una balena spiaggiata.
Un Eden improbabile, un rifugio che odora di morte ed esilio forzato, più marino che bucolico, con 2 Eva gelose e rivali. Adamo è invece ossessionato dall’idea di un figlio.
Verrà il tempo per Caino-Adamo di seminare. Con prepotenza, sancendo il proprio potere.
Ma la fine, un’altra apocalisse nostrana sarà ancora più…
Londra brucia, con in sottofondo il Va Pensiero verdiano, visto su una tv in una casa abbandonata, da due ragazzi scampati all'apocalisse. Questa, una delle tante sequenze simbolo di Il seme dell'uomo, esperimento riuscitissimo di Marco Ferreri, il più controcorrente dei registi italiani nella storia, di sfociare nei territori 'tabù' per il tempo, della fantascienza e affrontando in un certo…
Film Catastrofico? Film Futuristico? Film Fantascientifico? Film psicologico? Mah direi un po' tutto di questi generi mixati con abbondante intelligenza e sagacia. Ci sarebbero molti lati strani in questo film della fine anni '60 che a me risultano abbastanza particolari ed inconsueti (l'uso di certi rumori persistenti in tutta la durata della pellicola,rumori di radio ad onde corte,effetti…
Quanti di voi si ricordano di Anne Wiazemsky, l'attrice che debuttò sullo schermo nel 1966 interpretando il ruolo di Marie in Au Hasard Balthazar, capolavoro di Robert Bresson? In seguito, l'attrice…
Marco Ferreri è un regista pessimista, forse il più pessimista tra i cineasti italiani: lui non ipotizza né preconizza l’Apocalisse, ma la dà per scontata. Talvolta la inserisce nella trama come punto di partenza (come in questo Il seme dell’uomo), altre volte, invece, la vede come inevitabile sbocco futuro delle miserevoli vicende umane. In questo…
Tra i film-apologo di Ferreri, questo è forse il più lucido, caustico, disperato. Impossibile fondare un nuovo tipo di civiltà, partendo dai resti (naturali e artificiali, ad ogni modo entrambi ridotti a mero oggetto, a pura "essenza reificata") di quella vecchia. Uno dei primi pensieri di Cino, una volta scampato all'Apocalisse, è stato quello di servirsi…
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