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Venom: La furia di Carnage

Regia di Andy Serkis vedi scheda film

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La recensione su Venom: La furia di Carnage

di Marco Poggi
3 stelle

Ritorno del simbionte di Tom Hardy, qui diretto da Andy Serkis , che non migliora la situazione del precedente film su Venom, ma la peggiora. Non aiutano nemmeno le performance di Woody Harrelson, nei panni di Carnage, e di Naomi Harris, in quelli di Shriek. Film scritto male, nonostate strizzi l'occhio a un cinema horror di stampo vintage.

Andy Serkis, pupillo di Peter Jackson (che prima dei film su "IL SIGNORE DEGLI ANELLI" e su "LO HOBBIT", era un regista horror di serie B  da pochi soldi ma buone idee, come "FUSI DI TESTA" e "SPLATTERS - GLI SCHIZZACERVELLI") si cimenta alla regia di questo secondo capitolo delle imprese del Venom di Tom Hardy, ma i difetti che resero un disastro il film precedente, qui, purtroppo, si ampliano. Eppure il cast è di prima di scelta, il nemico (Carnage) impersonato da Woody Harrelson pure e persino la durata è quella giusta. Se questo è un omaggio agli horror scanzonati anni '80, anche certi sequel di quel cinema horror che fu sono meglio di questo pasticcio. Peccato davvero, perché in molti sognavano il Carnage di Woody Harrelson dai tempi del dopo "SPIDER-MAN 3", di Sam Raimi e vederlo così fa male. Un'occasione sprecata, quasi una perdita di tempo, per tirar fuori l'ennesimo film Marvel apprezzabile, o apprezzato da chi non legge albi Marvel e non ha intenzione di prenderne in mano uno. Venom e Carnage sono sinonomo di orrore, humor nero, sangue e splatter, nei fumetti, se togli il sangue, lo splatter e il politicamente scorretto, si arriva a questi risultati scadenti. Tom Hardy, che si cimenta anche nel ruolo di produttore, oltre che d'interprete, prova ad imitare il Bruce Campbell dei film horror di Sam Raimi, presentandoci un Eddie Brock sopra le righe, ma Andy Serkis non si avvicina nemmeno al regista de "L'ARMATA DELLE TENEBRE"   e si vede. La sottotrama dell'ex-moglie che fa conoscere a Eddie il nuovo fidanzato non avvince e ciò non ha ripercussioni nell'evolversi della trama. Venom in modalità mostro bonaccione  è fuori contesto, perché si spaccia da idiolo dei bambini che non è (vedi le battute al negozio della signora Chen), idem il Carnage di Woody Harrelson che diventa  un cattivo usa e getta. Quanto alla Scrier di Naomi Harris, l'unica cosa degna è di non averle dato un proprio simbionte con cui intreragire fra i due contendenti. Qualche scena discreta, specie quelle ambientate in una chiesa, non salva il film dalla mediocrità. Io non sono mai andato pazzo per il personaggio di Venom, ma credo che chi lo ami davvero non può non provare delusione per questo prodotto, rimpiangendo ttoli come "BLADE" e soprattutto "BLADE 2", dove si nuotava nel sangue e nello splatter.

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