Regia di Charles Selby vedi scheda film
"The Marble Heart-Cuore di marmo" della Thanhouser film
del 1913, devo dire che non mi è dispiaciuto.
La storia racconta che fuori dalla porta della casa di
lo scultore Raphael e sua madre, è caduta una ragazza
povera e senza amici.
Allora accolgono la ragazza e si prendono cura di lei,
e col passare del tempo la madre iniziò a considerarla
come sua figlia.
Il figlio osservò i progressi affettuosi della ragazza
con un solo amore fraterno.
Ma venne un momento in cui i timori del figlio cambiarono, poiché
inizia ad essere attratto da una giovane bellezza che incontra ad un
ricevimento e che ha la reputazione di
una donna con un cuore "freddo come il marmo"
perché abituata ad abusare dell'adulazione.
Allora comincia a utilizzarla come modella e gli fa una scultura,
per poi cominciando a corteggiarla.
Il Cortometraggio prodotta dalla Thanhouser Film Corporation,
mette in scena la storia di uno scultore che si innamora
di una altolocata modella fredda che non cade al suo corteggiamento,
ma questa ha la reputazione di una donna che abusa dell'
adulazione, ma intanto un uomo ricco comincia anche a lui
a fare la stessa cosa.
Tutto il complesso inizia sull'obbiettivo di un orfana
abbandonata a se stessa che trova ospitalità a una casa
dove vivono appunto lo scultore e la madre, e solo dopo
vira verso Raphael e che si innamora di una modella,
che gli fa anche una scultura, e da qui che prenderà
questa una funzione simbolica.
Bisogna dire che la regia del film è ignota,
però il soggetto era di Charles Selby,
e infatti sembra proprio che sia stato lui
a dirigerlo, o anche no, però questo ha
le idee chiare e nonostante è del 1913,
è girato benissimo, con un buon montaggio
fluido, e si stava cominciando ad avere
un idea di FILM, dopo i primi Anni di
"Camera fissa", e utilizza un linguaggio
narrativo personale e disperato,
soprattutto dal punto di vista
dello scultore Raphael, che dovrà
costatare che la modella Marca,
ha il "cuore di pietra", ma solo
con determinate persone.
La scena che mi è rimasta impressa è quella
del sogno, dove Raphael si trova nell'epoca
dell'antichità alla Giulio Cesare, e vede che la
è la statua che decide il suo destino.
Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove appunto quella maiuscola di James Cruze,
nel ruolo di Raphael, lo scultore, che fa una interpretazione
prima calma e poi arrabbiata e disperata,
e figurano anche:
Marguerite Snow-Florence La Badie-
William Russell e Burton Law.
In conclusione un buon Film,
girato benissimo e in modo innovativo,
dove questa scultura diventa una figura
simbolica di tutto il complesso, soprattutto
sul finale, perché questa diventa un castello
di carte che piano piano si sfalda negli occhi
di Raphael, per un quadro disperato e che
colpisce l'obbiettivo per l'intensità di tutto
il complesso.
Il mio Voto: 7.
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